“Giorgia Meloni contro le banche 2 – La vendetta”

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

C’è un nuovo primato del Governo Meloni: per la prima volta nella storia repubblicana, un Governo pensa che gli italiani siano così stolti da proporre, a distanza di un anno, dei “remake” di proposte già fatte e fallite, nella speranza che chi non ha visto il film la prima volta lo veda adesso.
Quasi un anno fa (7 agosto 2023) Giorgia Meloni e il suo Governo annunciavano infatti l’intenzione di tassare i cosiddetti extraprofitti delle banche, che grazie ai tassi di interesse elevati stavano (e stanno) facendo soldi a palate. Tanti annunci, consenso facile per il “Governo degli italiani” contro le banche brutte, sporche e cattive.
Nel giro di un mese, la tassa venne cambiata e diventò (davvero) una barzelletta: le banche potevano decidere se pagare gli extraprofitti o metterli a riserva. Per capirci: a te cittadino ti chiama l’Agenzia delle Entrate e ti dice “guarda, questi 5mila euro che hai guadagnato in più o li versi a noi o te li metti da parte, che scegli?”. Una barzelletta.
Oggi, a distanza di un anno, il Governo ripropone la stessa, identica cosa. Para para, come si dice a Roma. Ovviamente non caveranno nulla dalle banche e si risolverà tutto in maniera grottesca come un anno fa, o al limite – come leggo stamani – chiederanno qualche milione di beneficenza che spacceranno per grande risultato. Così quei 3 italiani su 10 che lo scorso 7 agosto erano al mare, forse quest’anno si vedranno il nuovo film di “Giorgia Meloni contro le banche 2 – La vendetta”.
Ormai è ridotto tutto a un’operetta, sembra di vivere davvero in un Paese ridotto a pubblico spettatore per maghi, incantatori e presentatori tv.
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Leonardo Cecchi