Non ci resta che attendere il conto…

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Arriva l’oste e presenta il conto, qualcuno pagherà, forse tutti pagheranno l’ennesima follia della guerra.
Ultime ore prima della vendetta.
Questa volta niente sarà affidato al caso, saranno attacchi mirati e di forte intensità.
Iran e Libano si stanno preparando per un’azione a tenaglia che vedrà impegnati gli Hezbollah a nord e l’ Iran a centro-sud con un lancio di missili che metteranno a dura prova le difese anti aeree israeliane.
Nel frattempo il boia non molla.
Bombarda Gaza e poco importa se sono scuole o ospedali, quello che conta nella sua testa malata é uccidere quanti più palestinesi possibile.
Sono ormai più di 40 mila le vittime.
Ma il calcolo non tiene conto dei “danni collaterali”, Persone malate uccise dalla mancanza di medicinali, Persone morte per il terrore provocato dai bombardamenti, Persone ridotte allo stremo dalla fame e dalla sete.
Ma arriva l’oste.
Quei commensali complici degli assassini continuano a chiedere una de-escalation.
La chiedono stranamente alle vittime e non ai carnefici.
Ma il punto di non ritorno é arrivato, adesso é impossibile che la vendetta si fermi, tutto il mondo arabo la chiede e verrà servita.
Teheran ha ammonito la Giordania.
“Attenta a quello che fai e da che parte stai”
Non sarà più tollerata l’assistenza passiva fornita agli occidentali come é successo contro l’ultimo raid iraniano.
“Adesso se sbagli paghi” e in Iraq molti missili sono puntati su Amman.
Gli Hezbollah hanno blindato i loro avamposti.
I centri di comando spostati a nord e lontani da Beirut.
Attendono solo il via libera per lanciare missili contro l’alta Galilea ed isolare le truppe israeliane asserragliate vicine al confine con il Libano.
Qualche missile potrebbe arrivare anche dallo Yemen.
Gli Houti hanno un arsenale che lo può consentire, soprattutto se intendono colpire il sud Israele (Eilat)
Non ci resta che attendere il conto.
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Claudio Khaled Ser