Il firma tutto…

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Sergio Mattarella – il più amato dagli italiani – ha firmato, anche quella porcata del DDL Nordio, che include, tra l’altro, la cancellazione del reato di abuso d’ufficio e il “niente carcere” per i colletti bianchi se incensurati.
Ha firmato senza rilievi e dunque senza alcuna lettera accompagnatoria. Ora la manovra di Nordio è legge.
Possibile che non abbia scovato neanche un cavillo?
Il Capo dello Stato, ricordiamolo, ha tra i suoi poteri, anche quello di “veto sospensivo”.
Ma questo signore dall’aspetto bonario, curiale, non bisogna mai dimenticarlo, è quello che nel marzo del 1999, come vicepresidente del Consiglio del governo D’Alema, metterà a disposizione gli aeroporti militari per il decollo dei caccia che poi bombarderanno la Serbia, con migliaia di morti civili.
Ma c’è di più: il duo D’Alema-Mattarella autorizzerà anche i Tornado italiani a sganciare una salva di missili su Belgrado. Ai bombardamenti parteciperanno infatti 54 aerei italiani, attaccando obiettivi indicati dal comando Usa.
«Per numero di aerei siamo stati secondi solo agli Usa». (Massimo D’Alema, quello bravo)
Dalle basi in Italia decollarono la maggior parte dei 1.100 aerei che, in 78 giorni, effettueranno 38 mila attacchi, sganciando 23 mila bombe e missili (molte a uranio impoverito) sulla Serbia e il Kosovo.
Un’operazione – Allied Force – targata USA-Nato, assolutamente illegale: senza mandato dell’Onu.
La narrazione giornalistica, dunque, di un Mattarella super partes, amante della pace, del resto è contraddetta ogni giorno di più dall’attualità geopolitica.
Non più tardi di qualche giorno fa, con assoluta nonchalance, ha stretto la mano del presidente dello Stato terrorista di Israele.
Sul ruolo dell’Italia in Ucraina, poi, non si è mai fatto garante, come avrebbe dovuto, dell’art. 11 della Costituzione: l’Italia – quella uscita dalla Resistenza – ripudia la guerra.
Al punto tale, che Crosetto e company fanno come gli pare, con il silenzio-assenso dell’Inquilino del Quirinale, inviando armi a go go a Kiev, nella massima segretezza. Caso unico in Europa.
Quasi per nessuna delle armi italiane inviate in Ucraina è possibile capire per cosa poi vengono usate. Per dire, è possibile sapere se, nell’attacco ucraino di questi giorni nella regione russa di Kursk, vengano usate anche le armi inviate dall’Italia?
Insomma, a dirla tutta, Mattarella, stringi stringi, è un uomo per tutte le stagioni. La classica foglia di fico.
Altro che moral suasion: quell’invito a rivedere e correggere leggi di dubbia costituzionalità. Macché: autonomia differenziata, premierato, condoni a raffica, sono tutti passati allegramente con in calce la sua firma.
Tutto a posto, Presidente. Alla prossima.
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Alfredo Facchini