Multi-etnicità

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Nessuno può obbligarci ad amare le donne velate, o i kebabbari o le piccole chinatown di Roma e Milano. Neppure ci provo a spiegare agli sfigati che trasformano questo non amore in odio che non si può fermare il vento con le mani e che proprio quel vento ha decretato il successo di paesi come l’America, il Canada, l’Inghilterra o la Francia.
Che la multi-etnicità sia una ricchezza lo dice la storia da 2000 anni, da quando libici e libanesi diventarono imperatori romani. Non posso certo pretendere che un pastore bergamasco o un contadino vicentino (ma neppure un generale ligure) si mettano a studiarla ma almeno un’occhiata alle Olimpiadi potevano darla e scoprire in un attimo che non esiste più alcuna corrispondenza tra i tratti somatici degli atleti e le bandiere che portano sul petto.
E’ un fatto compiuto per i paesi di successo e un fatto “in itinere” per quelli più arretrati, e i fatti se ne fottono delle nostre pulsioni buoniste o cattiviste. I fatti vanno accettati superando la vigliaccheria di chi davanti a qualcosa che non conosce e non capisce non sa far altro che barricarsi in casa e tirare sassi a chiunque non gli assomigli.
La vigliaccheria. In fondo il razzismo altro non è che la sua declinazione in chiave etnica.

.

Mario Piazza