Il “coprifuoco” è servito

DI CLAUDIA SABA

 

Dopo le sbarre stile carcere previste per il parco Falcone e Borsellino, la Sindaca Celentano di Latina, emette un’ordinanza con il divieto di permanenza su tutta la spiaggia libera, il 14 e 15 di agosto.
E sulle spiagge private, che private non sono più da dicembre, invece si potrà andare.

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Non si potranno guardare le stelle di notte, fare una passeggiata al chiaro di luna, sedersi davanti al mare a guardare un tramonto.
E questo perché il Comune di Latina evidentemente non ha la capacità di operare con i giusti mezzi il controllo necessario per mettere in sicurezza il lungomare.

L’ordinanza comunale che vieta l’accesso e la sosta sulla spiaggia nella notte di Ferragosto priva i cittadini di poter usufruire di un bene pubblico.
A tal proposito, il Tar della Campania ha sottolineato un principio sacrosanto: “La pubblica amministrazione non può privare i cittadini – di qualunque fascia di età e condizione sociale – di godere del bene pubblico spiaggia (interesse costituzionalmente rilevante) contingentandone l’accesso giustificandosi con paventati timori per l’ordine pubblico per la cui tutela esistono tuttavia strumenti diversi (e.g. presidi delle forze dell’ordine)”.

“Tutti i comuni costieri hanno provveduto ad adottare specifiche ordinanze di divieto di accensione di falò sulle spiagge, di divieto di vendita di bevande alcoliche e di accensione di fuochi non autorizzata.”
Ma nessun comune ha impedito ai cittadini di passeggiare sulla spiaggia.
Questo accade solo nel comune di Latina, grazie all’ineffabile giunta Celentano.

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Claudia Saba