La propaganda “destra” del meno 60% degli sbarchi smontati dai veri numeri

DI FERDINANDO TRIPODI

Lo sbandierato calo del 60% nel primo semestre del 2024 rispetto al 2023 andrebbe contestualizzato.
E analizzati tutti i fattori in campo.

Gli sbarchi dei migranti sono diminuiti del 60%: titolava così, domenica 30 giugno, Il Giornale.

La propaganda del governo al quale, ovviamente, faceva gioco riportare questi numeri, coerenti con la propria intenzione di fermare gli sbarchi di migranti (ammesso e non concesso che sia davvero possibile fermarli, questi sbarchi).
Il punto è che quando nel primo semestre 2023 sbarcarono 65.758 migranti, contro i 26.095 degli ultimi sei mesi, ministro dell’Interno era sempre Matteo Piantedosi, presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ministro dei Trasporto il teorico dei porti chiusi Matteo Salvini.

I primi sei mesi del 2023, con l’attuale maggioranza al timone, videro un aumento del 135,54% degli sbarchi.
In altre parole, più che raddoppiati.

Il punto è che questi numeri andrebbero contestualizzati.
E che probabilmente più dei proclami politici, perché la legge del mare impone di soccorrere chi è in difficoltà, a incidere sul numero degli sbarchi sono questioni di natura geopolitica, come, più banalmente, le condizioni del mare stesso.

Ma il Governo, compresa la stessa Forza Italia però, preferiscono gettare fumo negli occhi ai cittadini almeno fino a quando gli stessi continueranno a credere alla propaganda dei numeri dati a caso piuttosto che ad una realtà ben diversa.

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Ferdinando Tripodi