“Israele rispetti la libertà dei giornalisti di raccontare Gaza”

DA REDAZIONE

REDAZIONE

 

Dalla Redazione di ARTICOLO VENTUNO –

Sessanta associazioni di giornalisti e di difesa dei diritti umani h anno lanciato un appello contro il massacro definito “senza precedenti” di giornalisti nel conflitto in atto a Gaza. Di seguito le parti salienti del testi cui aderisce Articolo 21 che da mesi si batte perché l’informazione internazionale torni ad illuminare Gaza.
La lettera-appello è rivolta a Josep Borrell Fontelles, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e al vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, oltre che alla Commissione europea, vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone. In copia: Ministeri degli Esteri degli Stati membri dell’UE.

“Le nostre organizzazioni scrivono per chiedere che l’Unione Europea agisca contro gli israeliani e contro le uccisioni senza precedenti di giornalisti da parte delle autorità e altre violazioni della libertà dei media, in violazione dei diritti umani di Israele e degli obblighi del diritto internazionale umanitario (DIU). – si legge nel documento – Questi fanno parte degli abusi diffusi e sistematici commessi dalle autorità israeliane a Gaza, Cisgiordania, Israele e altrove, come documentato o riconosciuto da israeliani e palestinesi e ONG internazionali, esperti delle Nazioni Unite, Corte internazionale di giustizia e in una richiesta di mandati di arresto da parte del procuratore della Corte penale internazionale. Queste violazioni dovrebbero innescare la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele e ulteriori obiettivi dell’UE sanzioni contro i responsabili. Purtroppo, i governi dell’UE a 27 devono ancora farlo riconoscere, attribuire e condannare all’unanimità i crimini delle forze israeliane a Gaza…..I giornalisti svolgono un ruolo indispensabile nel documentare e riferire sui crimini di guerra e altro violazioni dei diritti umani. L’effetto cumulativo di questi abusi è quello di creare le condizioni per un vuoto informativo, nonché per propaganda, cattiva e disinformazione. Mentre Israele contesta che le sue azioni mirano a mantenere la sua gente al sicuro, la storia dimostra che la censura e la negazione del diritto all’informazione è un percorso imperfetto verso la pace o la sicurezza. Vi scriviamo quindi oggi per chiedere la sospensione dell’associazione Israele/UE . Accordo sulla base del fatto che ha violato i diritti umani internazionali e il diritto penale e per l’adozione di sanzioni mirate contro i funzionari dell’IDF e altri responsabili. Inoltre, i leader europei dovrebbero chiedere inequivocabilmente e pubblicamente che Israele rispetti i requisiti e le seguenti richieste sulla libertà di stampa:

Fornire accesso e sostenere la libertà di denuncia

  • Togliere il blocco ai giornalisti internazionali, israeliani e palestinesi in modo indipendente accedere a Gaza.
  • Revocare la legislazione che consente al governo di chiudere i punti vendita esteri e astenersi da qualsiasi ulteriore limitazione legale o regolamentare delle operazioni dei media.
  • Liberare tutti i giornalisti palestinesi dalla detenzione amministrativa o che non lo siano tenuto senza alcun addebito.

Qui il testo integrale in inglese
file:///C:/Users/grazi/Downloads/IOPT_EU_Joint%20Letter_8.21.2024_FINAL.docx.pdf

Articolo della Redazione di 

26 Agosto 2024