Alessandro Sallusti e il “fanta golpe”

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Fuori dal mondo per due settimane, rientrato a lavoro e aperti i giornali non ho potuto evitare lo scenario dominato da fumoso complottismo sallustiano.
Il famoso ex cicisbeo di Berlusconi, condannato a risarcire con ben 44 mila euro le “toghe rosse” per le bufale pubblicate nell’inchiesta dedicata al ministro della difesa, fresco di condanna se ne esce con la tesi del complotto anti Meloni, rivelato da fonti “autorevolerrime”.
IL FANTA GOLPE : La premier, secondo informazioni sconvolgenti da attori di cui non sappiamo una ceppa bollita, sarebbe invisa a poteri forti non ben specificati ( ovvero un crogiuolo di servizi deviati renziani, giornali e giornalisti compiacenti della Sx eversiva) che vorrebbero divellere il governo con pianificazioni sordide ai danni di Arianna Meloni.
Cioè i poteri forti la prendono molto larga: fanno indagare Arianna per colpire Giorgia. Eppure detto tra noi Arianna è una mezza tacca vittima della satira grazie alle performances del suo ex lollone poi assurta a reginetta del fascio trash secondo i desiderata della Giorgia d’Italia.
“Qualcuno complotta” biascica Sallusti e ha ragione: il governo Meloni complotta per demolire il nostro paese. E basta osservare l’operato dell’ esecutivo per saperlo: la premier, contrariamente a quanto gridava nella sua campagna di patacche elettorali, non ha fatto che assecondare Usa, Ue, BCE, imprese dell’energia e banche. Politica interna fallimentare a parte, ovvero una pioggia di eclatanti manifesti di impunità per corrotti e corruttori, sui temi di politica estera la Meloni si è prodotta nel nulla; nemmeno si può dire che abbia fatto schifo perché sarebbe un favore.
Meloni non ha che sottratto, ammetto egregiamente, risorse pubbliche per compiacere ambizioni di chiunque, italiani in maggioranza esclusi. Stanti certe premesse i cui corollari letali (per i comuni cittadini e non certo per quell’una di noi che può permettersi vacanze da 8mila euro a notte) precedono la desaparecida premier, l’unico complotto a cui badare e temere è quello degli elettori incazzati neri.
Ci sarà da ridere ma più probabilmente piangere quando milioni di cicale canterine abbacinate da telegiorgia faranno i conti con le risultanze di una manovra devastante prodotta dalla gestione più che allegra del debito pubblico, da montagne di bugie sul PNRR e sulla crescita economica stitica. Quando i patrioti, e non solo loro, soprattutto quelli già poveri e troppo creduloni, vedranno portafogli sempre più vuoti, risparmi e pensioni sempre più esangui, i responsabili dell’informazione dovranno trovare argomenti più convincenti del complottismo circense, dei dispetti tra partiti di maggioranza, del miliardesimo di grammo di sostanze dopanti che inguaierebbero Sinner e dello scontro tra Conte e Grillo commentato perfino dal vessillo della meritocrazia al contrario Luigi di Maio.
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Gioacchino Musumeci