Un peso e una misura

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Ci è andata giù pesante la scrittrice Cecilia Parodi con l’invettiva anti-ebraica postata su Instagram ma non occorre una laurea in psicologia o psichiatria per accorgersi che si trattava della furia esasperata di chi da 9 mesi è testimone dell’operazione militare più atroce e sanguinaria, forse non per dimensioni ma certamente per gli intenti, di cui tutti noi siamo contemporanei.
Denunciata dalla senatrice Segre, se verrà riconosciuta colpevole di violazione dell’art.604 del codice penale la Parodi rischia fino a 4 anni di carcere e 6000 Euro di multa. Una pena pesante ma non drammatica grazie alla sospensione condizionale e alle attenuanti che certamente ridurranno la pena.
E’ giusto così perché l’odio razziale o religioso è una piaga che va combattuta. Ciò che non è giusto è che la sponda opposta, quella di Liliana Segre per intenderci, possa impunemente approvare, giustificare e spesso negare il genocidio programmato del popolo palestinese.
“Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia” ha detto la Segre, e lo ha detto tirando un disinvolto colpo di spugna su oltre 40.000 Palestinesi assassinati a sangue freddo, davanti ai corpicini senza vita di 15.000 bambini, davanti a 30.000 altri bambini rimasti orfani, davanti a un numero incalcolabile di mutilati, davanti ai sopravvissuti condannati da Israele a soffrire la fame, la sete e le malattie, davanti ai soldati israeliani che distruggono gli aiuti umanitari, davanti a una intera piccola nazione metodicamente rasa al suolo.
Approvare, giustificare o negare una tale atrocità non è un reato ma io credo che dovrebbe esserlo perché soltanto una forma malata di suprematismo razziale e religioso può spingere a tanto. Per costoro niente censure e denunce penali, per costoro ovazioni e rispetto assoluto mentre propagandano in piena libertà il loro pro-semitismo accusando di essere antisemita chiunque si rifiuti di far parte del loro clan.
Nervi saldi e non scriviamo sciocchezze come ha fatto Cecilia Parodi, ma almeno un po’ di nausea per questa intollerabile asimmetria credo sia lecito provarla.
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Mario Piazza