La Memoria, la Dignità

DI SALVATORE GRANATA

 

Allora.
Meloni, e tutto il suo cucuzzaro, a settembre daranno l’elemosina ai poveri.
Non sono parole mie, non è mai stato il mio stile rivolgermi alle persone in difficoltà economiche in questo modo. È che devo usare il suo stesso linguaggio, dal momento che definì, prima che fosse regina d’Italia, il reddito di cittadinanza un “metadone di Stato”.
Un sussidio di 460 euro al mese per neanche 3 milioni di persone senza praticamente nulla. I “furbetti” a confronto con i falsi invalidi erano quattro gatti, ma i giornali di regime avevano deciso che era il male assoluto. E ancora lo pensano.
Ma comunque. Come dicevo in premessa, la presidente a breve darà l’elemosina ai meno fortunati, perché a ca.1,33 milioni di nuclei familiari (dati Inps) offrirà la possibilità di usufruire della social card, la celebre “Dedicata a te”, la misura che prevede 500 euro in una sola tranche annuale per le famiglie con un Isee fino a 15mila euro annui che non abbiano già sussidi.
Non al mese, quindi una misura migliore del reddito. All’anno. E da spendere entro pochi mesi.
Mentre agli evasori il suo esecutivo al massimo fa qualche condono o dà addirittura un premio, ai disgraziati dà 500 euro l’anno.
E visto che la sua “commare Santanchè” elogia questa misura, vorrei darvi soltanto un dato per capire la sproporzione etica, morale, umana, culturale e politica, che esiste tra lor signori governanti e i cittadini.
Sapete quanto costa in media un giorno al Twiga? La Santanchè lo sa sicuramente, le persone che lavorano meno.
Ebbene costa lo stesso della social card una tantum di cui sopra.
E quelli di Dedicata sono poveri. Non ricchi.
Prima gli italiani ha sempre detto Meloni insieme a Salvini. Quali però, non si capisce bene.
Ovviamente un ringraziamento speciale va a coloro che appartengono al ceto medio-basso, e che l’hanno votata convintamente.
E senza trascurare nessuno, un plauso immenso, va al 90% della stampa collusa, che negli ultimi anni ha fatto una campagna denigratoria verso il reddito di cittadinanza, presente tra l’altro in tantissimi Paesi d’Europa come il salario minimo, senza proferire parola in merito a queste manovre politiche di beneficenza vergognose.
Ah, Renzi, quello corteggiato dalla Schlein e spacciato sempre dai quotidiani sedicenti sinistrorsi come fondamentale per battere Meloni, è stato tra i principali fomentatori d’odio nei confronti del reddito di cittadinanza. E in più di un’occasione, ha mortificato pubblicamente i relativi percettori.
E a Pesaro, ieri, alla Festa dell’Unità, ha detto, con la solita arroganza e boria “Chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, scurdàmmoce ‘o ppassato” (in particolare riferendosi al rapporto con i 5 Stelle).
Peccato che per me e per le persone oneste intellettualmente, indipendentemente da 5 Stelle, sinistra, pd e qualsivoglia campo progressista, “non simmo tutt ‘e Napule” e di sicuro, con Renzi, “non simmo paisà”, ma dei perfetti sconosciuti e di differente moralità.
La MEMORIA. La DIGNITÀ.
Saluti.
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Salvatore Granata