Ucraina, gli italiani hanno il diritto di sapere…

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Non mi importa la polemica spicciola su cui si concentrano molti dei nostri illuminati giornalisti riguardo al doppio comunicato di ieri sulla guerra in Ucraina. Sono preoccupata del merito.
Ieri, alla fine del vertice tra i leader di Governo, la Lega ha emanato un comunicato in cui confermava, nero su bianco, “l’incrollabile sostegno all’Ucraina” e aggiungeva che le armi che le inviamo non devono essere usate fuori dai confini ucraini. Ma è durato poco. Il comunicato è stato subito corretto, con tanto di giustificazioni e scuse, ed è stata stralciata la volontà di non fare usare le nostre armi in territorio russo.
Perché??? Tajani rassicura sempre su questo punto. Dichiara che noi non siamo in guerra con la Federazione Russa e che consentiremo all’Ucraina l’utilizzo delle nostre armi solo per difendersi all’interno dei suoi confini.
Come dicevo, non mi importa discettare sull’unità dei leader e sulla compattezza del Governo. Questo è gossip.
Noi abbiamo il diritto di sapere se il Ministro degli Esteri ci prende in giro per tenerci buoni.
Abbiamo il diritto di sapere se le nostre armi saranno usate per attaccare la Federazione Russa.
Abbiamo il diritto di conoscere le ragioni per cui la Meloni ha preteso lo stralcio di quella frase che poneva delle condizioni chiare.
Si è già messa d’accordo con qualcuno per dare il via libera a Zelensky?
Ha già promesso a qualche Presidente che eseguirà gli ordini infischiandosene delle conseguenze per noi italiani?
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Barbara Lezzi