“Made in Italy” – Arrestato italiano in Tunisia, fabbricava barche per i migranti clandestini

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Il “Made in Italy” é un certificato di garanzia.
Alta precisione, scelte accurate dei materiali, manodopera specializzata, tutti ingredienti per un prodotto finito di alta qualità.
Peccato che sia prodotto in Tunisia, da operai tunisini e poi esportato (senza dogana) in Italia dove basta aggiungere un bottone alla camicia o i lacci ad una scarpa per meritare la tanto agognata etichetta “Made in Italy”.
E con prezzi di vendita che garantiscono un guadagno del 300%.
E’ una truffa legale e lo sappiamo tutti, specialmente quegli imprenditori che sono sbarcati in NordAfrica per sfruttare il lavoro, sottopagato e senza garanzie, di personale sempre più affamato.
Non potevano mancare le BARCHE.
In particolare quelle destinate ai Migranti clandestini che vogliono attraversare il Mediterraneo senza morirci dentro.
Arrestato un ITALIANO, titolare di una fabbrica che smerciava le sue solide imbarcazioni ai boss (italiani e tunisini) del mercato degli esseri umani.
La Polizia tunisina ha arrestato lui ed altri sei componenti della banda, chiusa la fabbrica e sequestrate le barche in attesa d’essere vendute.
Per arrotondare l’incasso, l’ITALIANO, trafficava anche in droga, spacciando allegramente in giro per la Tunisia.
Ovviamente sequestrata pure quella.
Ora é in carcere e dovrebbe restarci per una ventina d’anni, sempre che la Meloni non interceda per la sua liberazione e lo riporti in Italia.
In fondo il Made in Italy va protetto !
PS
Il “lestofante” appartiene ai “Vecchi Italiani” quelli che la cittadinanza ce l’hanno perché son nati (purtroppo) sul suolo italico.
E non la si può togliere, vero Salvini?
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Claudio Khaled Ser