Il caso politico Boccia – Sangiuliano. Anche gli specchi stridono…

DI CLAUDIA SABA

 

“La pompeiana esperta”.
Così è stata definita da Paolo Mieli in diretta tv, Maria Rosaria Boccia.
Una definizione sessista assegnata alla protagonista di una squallida vicenda che riguarda Gennaro Sangiuliano e il suo ministero.
Che pena mi fanno certi personaggetti destinati a fare gossip in tv…
Quello che più sorprende è sapere che nessuno dei presenti abbia trovato una parola da dire in difesa della Boccia, non presente.
In fondo alle donne non si è mai perdonata l’intelligenza, e quando è superiore a quella dell’uomo, va offesa e denigrata.
Ad un uomo, invece, si perdona tutto.
Ogni “porcaggine” nei confronti della donna, fatta e detta quando non sa come difendersi dalle proprie responsabilità.
Il sessismo è di chi non ha altro da dire.
Degli sfigati e frustrati … dei falliti.
I vincenti invece, in questo caso Maria Rosaria Boccia, lasciano che a parlare siano le carte, i documenti, prove certe sulla verità, scritte nero su bianco.
Caro Mieli, “la pompeiana”, non è esperta, come lei vorrebbe far credere senza averne prova.
La pompeiana è una donna intelligente che non cade davanti ai prepotenti e arroganti che vorrebbero abusare del proprio potere.
E questa notte, Maria Rosaria Boccia, da donna intelligente, le carte, le ha rese pubbliche sui social.

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Claudia Saba