Costituente 5 Stelle: Grillo pare voglia impedirla

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Ex art. 700. Cos’è? È un ricorso, con carattere d’urgenza, che ha l’obiettivo di fermare o impedire qualcosa che potrebbe danneggiare il ricorrente.
È la strada legale che pare voler intraprendere Grillo per bloccare l’assemblea Costituente del M5S. Questo conferma l’impressione che la guerra di Grillo a Conte, sia diventata, in itinere e in realtà, una guerra contro tutti. E, soprattutto, contro uno strumento di democrazia dal basso qual è la Costituente.
Una pratica legale tesa a impedire il percorso della Costituente, tesa a impedire la discussione, le decisioni sui temi, il voto. Tesa a impedire la democrazia dal basso che, pure, è uno dei capisaldi del Movimento. E lo si fa in maniera del tutto preventiva. Senza conoscere quali possano essere i temi che la base vorrà discutere; senza conoscere quali saranno gli esiti della discussione; senza conoscere l’esito del voto su quei temi. Si vuole impedire, punto.
Sarebbe interessante sapere quali danni intenderebbe evitare il ricorso legale. Quale posizione del ricorrente intende salvaguardare. In soldoni: quale danno farebbe a Grillo il corretto svolgimento della Costituente? Quale interesse e posizione, del garante, intenderebbe salvaguardare il ricorso?
Infine, ma solo per una corretta informazione: quali princìpi intende difendere Virginia Raggi, per la quale la regola limitativa dei mandati fu cassata ad personam dallo stesso Grillo? Ricordiamo alcune cose riguardanti la pasionaria grillina: la sua ultima candidatura a sindaco di Roma e la sua attuale permanenza nel consiglio comunale capitolino sono terzo mandato; i suoi silenzi durante le campagne elettorali a partire da quella del 2022, furono assordanti; la sua totale e annosa assenza dalle iniziative del Movimento; la evidente e palesata più volte, avversione a Conte; il suo entusiastico sì all’ingresso del M5S nel governo Draghi (fu la prima). Oggi mette a disposizione il suo studio legale per il ricorso.
Più che Grillo contro Conte, mi sembra un tutti contro Conte, unendosi, in perfetta corrispondenza di amorosi sensi, a quelli che Conte lo hanno sempre odiato. Gli stessi che odiavano in principio Grillo e gli scappati di casa. Gli stessi che oggi continuano a odiare Conte e non nascondono simpatie per Grillo e compagnia cantante. Nemici che diventano amici, in uno strano minestrone di pseudo valori, princìpi non negoziabili, velati interessi, nel trionfo della morte del pensiero critico.
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Giancarlo Selmi