A Taranto non c’è il diritto alla salute…

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Questa foto è di cinque anni fa. Fu pubblicata da Repubblica Bari per dare conto di una manifestazione organizzata dai genitori di bambini morti per cancro a Taranto.
.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone, folla e testo
.
Non andrò qui a ripercorrere tutta la vicenda ex Ilva di cui ho scritto tanto e pagato altrettanto perché non conta. Quello che oggi è importante gridare, a qualsiasi costo, è che secondo il nostro ordinamento, queste vite spezzate e perse per sempre non hanno diritto neanche a un processo. Non valgono niente. La decisione di annullare le sentenze di condanna per reati gravissimi a carico di imprenditori e politici significa fare cadere tutto in prescrizione, significa cancellare le battaglie, le indagini, gli studi, le perizie, le prove che portarono a quelle condanne.
Da oggi è tutto a posto per gli ex condannati, si sentiranno assolti. Saranno trattati da innocenti. Vedrete come torneranno alla ribalta senza ombra e senza macchia i vari Vendola a cui non sembrerà vero di essersela scampata gratuitamente.
Resta la sfiducia per una Giustizia ingiusta che ieri ha posto un ulteriore carico al dolore delle madri e dei padri che hanno visto spegnersi le proprie creature.
A Taranto non c’è diritto alla salute e alla sopravvivenza, ciò che conta è una fabbrica che succhia soldi pubblici e le vite della gente.
.
Barbara Lezzi