Le comiche finali

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Quindi nel Movimento siamo alle comiche finali, ma da ridere non c’è proprio niente.
Una frattura insanabile.
Non perché lo sia nei fatti visto che basterebbe un po’ di buon senso, o almeno di logica elementare, e le cose andrebbero a posto, ma perché uno dei due contendenti, per l’appunto il comico, quello che però adesso fa ridere solo giù dal palco, quel buon senso non ce l’ha e a trovarlo, pieno com’è di sé stesso e della propria arrogante presunzione, non ci pensa nemmeno.
L’ho detto più volte, per lui il Movimento è proprietà esclusiva, alla faccia dell’uno vale uno, e pretende di farne e disfarne quello che vuole, e poi gli rode il c*lo, maremma quanto gli rode il c*lo, che Conte si sia guadagnato un ruolo credibile e nei fatti sia lui il motivo dei voti ai 5S che, anche se ridotti al lumicino, senza l’avvocato basterebbe un pallottoliere per contarli.
Ora è scontato ribadire, e anche questo l’ho ricordato più volte, un sentimento di gratitudine per tutto quello che Grillo ha fatto. Ci ha offerto la speranza che la politica tradizionale via via ci aveva tolto, e con la speranza ci ha dato la voce che non avevamo più.
Però le cose cambiano, quelle belle finiscono qui e quella voce ci si è strozzata in gola, visto che con l’ingresso nel governo draghi il Movimento è stato mandato al massacro.
Ed è perfino peggio di un errore gravissimo di valutazione.
Visto infatti che non credo Grillo così stupido da non capire che quello sarebbe stato un vero suicidio, è lecito pensare che siano stati altri i motivi che hanno determinato quella scelta. Motivi che con i bisogni degli elettori e l’ideologia 5S non credo c’entrassero una fava di niente.
Da allora l’ineffabile Beppe Grillo, l’ideologo idealista purissimo et irreprensibilissimo, talmente elevato che alla fine si è perso di vista anche da solo e talmente visionario da far incenerire il Movimento dal drago del signore, si è fatto sentire solo per rompere i cog*ioni (lo dico in francese) e non ha mai dato, MAI, l’impressione di avere davvero a cuore le sorti del Movimento.
Sui motivi ognuno si faccia la sua opinione.
Sapere poi che pare percepisca un compenso piuttosto cospicuo dagli iscritti per l’ammontare di trecentomila euro annue non migliora certo le cose e le riduce, come sempre, al vero motore di tutto.
Altro che, come poetava Dante, “l’amor che move il sole e l’altre stelle”.
Sono i soldi e la fica a farlo.
E dopo una certa età, solo i soldi.
.
Orso Grigio