“So di non sapere”

Sarò breve: tutti dovrebbero sapere di non sapere perché la condizione universale dell’essere umano è non sapere.

E’ davvero così? Forse…

E’ una condizione più dell’uomo che della donna, questa, rispetto all’uomo sa sempre qualcosa in più che comunicherà ad altre donne a mai a un uomo… Per esempio una donna non potrà mai dire al proprio uomo che a letto è una frana, per non ferirlo ne cercherà un altro. Così la donna permane nella condizione del sapere e l’uomo del non sapere. L’uomo fa la stessa cosa ma è interessante esaminare la sua reazione davanti alla condizione del “sapere”. In tal caso spesso la sua reazione è quella di un acefalo: uccide la donna e risolve il suo problema perché se è comunemente accettabile un uomo frana, è inaccettabile la donna che rifiuta l’uomo frana. Nel 2024 così va il mondo signore e signori.

A parte questa digressione sociologica, come si può sapere di non sapere se la propria condizione è non sapere..

Non è possibile sapere di non sapere permanendo nella condizione del non sapere. Perciò quando Socrate sostenne che sapeva di non sapere, stabili i presupposti della meccanica quantistica ovvero il paradosso del gatto vivo e morto contemporaneamente. Allo stesso modo su un piano del tutto teorico se la nostra condizione è non sapere, non dovrebbe sussistere la condizione del sapere. Se invece sappiamo, il non sapere non dovrebbe esistere. Ma se immaginiamo il sapere come una linea retta che stiamo percorrendo, scopriremo che la porzione del non sapere è molto più grande di quella del sapere e ciò implica che entrambe le condizioni del sapere e non sapere esistono contemporaneamente.

Tutto questo normalmente dovrebbe renderci molto modesti ma esistono notevoli eccezioni: c’è chi sa tutto degli altri perché non si fa mai i cacchi suoi, oppure c’è chi pensa di sapere tutto a prescindere come la categoria degli elevati dal piano terrestre. A questa categoria appartengono, per esempio, Giorgia Meloni e naturalmente Beppe Grillo. Ovviamente questi sanno tutto a eccezione dei disastri che possono provocare.