Torino, accoltella l’ex moglie davanti ai figli, nonostante il braccialetto elettronico

DI CLAUDIA SABA

Aveva 34 anni Roua Nabi.

È morta, accoltellata dall’ex marito ieri notte, davanti ai suoi figli di 12 e 13 anni.

La bambina ha chiesto aiuto ai vicini, il bambino ha rincorso il padre per fermarlo chiedendo aiuto ai passanti.

All’uomo, dopo la denuncia della donna, era stato imposto il braccialetto elettronico e dal mese di agosto anche il divieto di avvicinamento.
Un omicidio annunciato, come sempre, quando una donna decide di denunciare.
Tutti sapevano.
I vicini, la scuola, le istituzioni.
Ma si aspetta sempre un ‘dopo’ invece di prevenirlo, un femminicidio.
Adesso si indagherà sui perché della tragedia e come mai il dispositivo elettronico non abbia funzionato ma intanto un’altra donna non c’è più.

E tante saranno le donne che moriranno fino a quando non saranno prese misure adeguate.
Prima e non dopo la morte.
Chi decide di lasciare un carnefice libero di muoversi, nonostante le violenze commesse, non sa o non vuole sapere che la morte di una donna, dopo una denuncia, diventa quasi una certezza. Gli uomini violenti non cambiano con un braccialetto elettronico. E nemmeno con un divieto di avvicinamento. E fino a quando la legge non prenderà provvedimenti immediati appena dopo una denuncia, le donne continueranno a morire.

 

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Claudia Saba