Mondo ultras Milano – Arrestato Lucci: droga, rapporti con Fedez e quella foto con Salvini

DI FABIO SALAMIDA

REDAZIONE

 

Dalla redazione di TODAY –

Associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di 19 ultras delle curve del Milan e dell’Inter. “Il mio ufficio – ha spiegato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, durante la conferenza stampa in Procura a Milano – ha da tempo aperto una unità di analisi e impulso investigativo, un gruppo di lavoro che si occupa del condizionamento criminale delle attività sportive e delle logiche che sdoganano negli stadi la propaganda antisemita e razzista”.

Tra i nomi finiti nell’inchiesta torna quello di Luca Lucci, il capo della Sud finito in manette insieme al fratello Francesco. Lucci, capo ultras del Milan dal 2009, è stato già condannato a quattro anni di carcere per l’aggressione del tifoso interista Virgilio Motta, morto suicida nel 2012 dopo aver perso la vista a un occhio a causa delle percosse. Nel 2018 ha patteggiato un anno e mezzo dopo l’arresto per traffico di droga.
Nello stesso anno, viene fotografato mentre chiacchiera e scambia sorrisi con Matteo Salvini, allora vicepresidente del Consiglio del governo Conte I, e ministro dell’Interno.
I due si incontrano all’Arena Civica, in occasione della festa per i 50 anni della Curva Sud.
Torna in carcere nel 2021 dopo una condanna a 7 anni con rito abbreviato.
Lucci, come emerge dalle carte della Procura, si fa chiamare “Belva Italia” e intesse rapporti con narcotrafficanti stranieri, ricoprendo “una posizione di vertice” nel traffico illecito. Tornato ai domiciliari, secondo gli inquirenti, continua la sua attività. Entra anche in contatto con Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, che gli avrebbe chiesto in un primo momento la diffusione di una bevanda da lui sponsorizzata all’interno dello stadio Meazza e successivamente di una persona fidata che potesse fargli da bodyguard. In virtù di questo rapporto, il nome del capo ultras milanista finisce anche nelle carte dell’inchiesta sull’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino, che vede coinvolto il famoso rapper e altri 8 della curva Sud, tra cui Christian Rosiello, fedelissimo di Lucci che intanto è diventato guardia del corpo di Fedez. I due avrebbero anche avuto degli incontri in cui avrebbero tessuto preliminari accordi in ordine all’acquisizione, in società tra di loro, del locale denominato “Old Fashion”, una nota discoteca di Milano.
I nuovi guai giudiziari di Lucci hanno fatto tornare attuale quello scatto con Matteo Salvini, che in occasione di quell’incontro in cui si celebravano i 50 anni della Curva Sud, a chi gli faceva notare che tra gli ultras c’erano molti pregiudicati, rispondeva che lui era “un indagato tra gli indagati”. Questa volta, il vicepremier modera i termini. ”Io sono un tifoso appassionato però la violenza e la mafia devono stare assolutamente fuori dagli stadi”, ha detto a a margine di un convegno di Anci Lombardia, commentando l’operazione che ha portato ai 19 arresti. “Ringrazio la polizia. Io vado allo stadio da quando ho 5 anni e se qualcuno usa lo stadio per farsi gli interessi suoi, poi con puzza di mafia, camorra e ‘ndrangheta, va assolutamente isolato, beccato e allontanato. Quindi ringrazio le forze dell’ordine”, ha ribadito. Quanto alla foto del 2018 con Luca Lucci, il vicepremier ha risposto: ”Io ho fotografie con circa 100 mila persone. Vado allo stadio da quando sono piccino e con milanisti ho alcune migliaia di foto, sperando che siano tutte persone per bene”.

Articolo di Fabio Salamida, dalla redazione del giornale TODAY

30 Settembre 2024