Il tesoro di Putin

DI PAOLO DI MIZIO

 

LE LETTERE – Rubrica di Paolo Di Mizio dal giornale LA NOTIZIA –

Perché tanto odio dell’America per la Russia? Alla caduta dell’Urss gli Usa potevano portare Mosca in orbita occidentale, così avrebbero avuto un alleato. Invece hanno fatto il contrario.
Ugo Bernini
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Gentile lettore,

si pensa spesso che l’avversario degli Usa sia la Cina. Ma la Cina ha due punti deboli: la sua economia dipende molto dalle esportazioni in Europa e la sua forza militare (350 testate nucleari) è ridotta. Ben diversa la posizione di Mosca. Gli Usa sanno bene che una sua saldatura con l’Europa creerebbe la più grande potenza economica del pianeta e poi anche militare, perché l’Europa si accorgerebbe di non aver bisogno dell’ombrello atomico Usa, potendo usufruire di quello russo. Sarebbe la fine dell’egemonia americana. Non a caso, quando Putin propose l’ingresso di Mosca nella Nato, Clinton rispose di no. La Russia possiede 6.000 atomiche e risorse naturali che hanno del prodigioso: ha i maggiori giacimenti mondiali di ferro, cromo, nichel, titanio, rame, stagno, piombo, tungsteno, oro, platino, palladio e molto altro. Il lago Bajkal contiene il 20% delle acque dolci del mondo. Solo da quando l’Occidente ha imposto le sanzioni, la Russia sfrutta in modo serio il suo tesoro latente. L’economia cresce a ritmi da tigri asiatiche (3,6% nel 2023, 5,4% nei primi 6 mesi del 2024). Il costo della vita rimane basso, mentre il potere d’acquisto dei russi nel 2023 è salito del 18% sul 2022 (in Germania è calato del 4%, in Italia del 6,4%). La Russia non ha disoccupazione e cerca manodopera straniera. Forse tra 10 anni le migrazioni da Asia e Africa non viaggeranno verso l’Europa ma verso Mosca.

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Paolo Di Mizio 

Dalla redazione del giornale

1 Ottobre 2024