La memoria artificiale

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Io me le ricordo le immagini dei coloni israeliani che con i loro pick-up si erano portati divani e cestini da picnic sulle colline a ridosso di Gaza per godersi lo spettacolo dei bombardamenti sulla popolazione civile della Palestina. Me li ricordo sdraiati davanti ai camion degli aiuti umanitari per impedirne il passaggio, me li ricordo mentre prendevano a fucilate i bambini palestinesi che per andare a scuola si avvicinavano troppo alle loro roccaforti.

Li abbiamo visti ripresi dai telefonini durante gli attacchi armati a povere abitazioni palestinesi e a innocenti passanti, li abbiamo visti distruggere persone e uliveti con la stessa ferocia e protetti dall’esercito e dal governo israeliano, quello stesso governo che di ostaggi palestinesi ne detiene a migliaia nelle proprie carceri da decenni.
Animali, bestie feroci non diverse dai miliziani di Hamas.

E allora qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai nessuno ha mai pensato di vietare una manifestazione in favore di Israele con la scusa che tra i manifestanti potessero intrufolarsi i sostenitori di quei farabutti.

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Mario Piazza