DI MARIO PIAZZA
Tra le cose che negli ultimi decenni sono diventate sempre più rare in quanto economicamente svantaggiose, penso alle cabine telefoniche, alle edicole o ai cinema, purtroppo c’è anche il senso dell’onore.
Era inevitabile, in una società dove tutto diventa spettacolo le occasioni per perdere l’onore sono troppe per continuare a preoccuparsene.
Prendiamo ad esempio il personaggio del giorno, indiscutibilmente Giorgia Meloni, un animale politico che in quanto a personalità sovrasta le mezze tacche di cui si è circondata.
Che un politico sappia mentire spudoratamente o che esprima concetti che fanno rabbrividire è nell’ordine delle cose, se così non fosse voteremmo più o meno tutti per lo stesso partito. Non è quello l’onore che è andato perduto, è sempre stato così e continuerà ad esserlo fino a quando esisterà la politica.
Penso invece a quel penoso spettacolino che Giorgia ha organizzato alla pompa di benzina. Un piccolo show per mentecatti che traboccava di banalità e sguaiataggine per dire una cosa che persino i suddetti mentecatti sanno perfettamente e cioè che il prelievo fiscale sui carburanti è troppo esoso rispetto al valore della materia prima.
Si poteva anche farlo passare, in fondo sguaiataggine e banalità sono parte integrante del personaggio ma nel momento preciso in cui è lei stessa a rendere quel prelievo ancora più gravoso è il senso dell’onore ad andare in pezzi, sempre ammesso che sia mai esistito al di fuori della retorica fascista.
C’è un vuoto lasciato dall’onore perduto che è stato riempito da qualcosa che apparentemente gli assomiglia ma che nella fattispecie è invece il suo esatto contrario, l’amor proprio. Non quello che ci spinge a comportarci decentemente per non doverci vergognare di noi stessi ma quello che in nome del proprio successo dà il via libera a qualsiasi porcheria possa fornire un vantaggio.
Di questo si tratta, con buona pace di tutti i meloniani.
Buona visione.
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Mario Piazza