Italia: la corruzione in politica

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Nel paese dei corrotti all’arrembaggio vietato intercettare delinquenti oltre 45 giorni esclusi casi molto particolari e non ben specificati che includono mafia a terrorismo. Il senato ha approvato la norma con 83 voti a favore, 49 contrari e un astenuto. Ora spetta alla camera completare il disastro.
Cosa significa?
Che se questa norma fosse stata in vigore prima di oggi, il governatore Toti e i suoi maneggi illeciti non sarebbero stati scoperti perché non si tratta di crimine organizzato o terrorismo ma di reati contro la pubblica amministrazione che il governo intende far scomparire dal codice penale.
Essenzialmente la Liguria sarebbe dunque governata da un corrotto all’insaputa dei cittadini onesti ai quali chiedere, con la nota faccia di terga, fiducia al momento opportuno. Il tutto “cum gaudio magno” del circolo dei beneficiari a cui affidare appalti pubblici.
E niente, sapete cosa fa davvero gioire? Che mentre la Dx con norme ad hoc organizza un sistema di corruttela pubblica con capillarità ed impegno certosino, la Sx si sfalda. e Italia Viva vota a favore della stretta sulle intercettazioni.
La strategia del governo sembra semplice, direi geniale: non potendo scrivere ex novo il codice affinché i corrotti siano impunibili si passa all’inibizione delle indagini e il gioco è fatto. Dopodiché vietato criticare perché il dissenso potrebbe regalare perfino manette a seconda dei casi. Siamo davvero all’assurdo.
Per non farsi mancare nulla nell’ambito europeo l’Italia non gode di buona reputazione per quanto riguarda la corruzione in politica, e concedetemi di dirlo, lo trovo davvero fastidioso, ingiusto!
il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (Greco), ha pubblicato nell’Agosto 2024 il rapporto di monitoraggio sull’Italia, conclusivo del quinto ciclo di valutazione dedicato a “prevenzione della corruzione e promozione dell’integrità dei Governi centrali e, in particolare, di coloro che hanno funzioni esecutive di alto livello nel Governo e nelle forze dell’ordine”.
Ma perché dare risalto a notizie che rovinerebbero il Make up dei politici italiani.
Il rapporto ha evidenziato la necessità di interventi  (ma quando mai!) verso tutti coloro che svolgono funzioni apicali del potere esecutivo. E anche questo è al limite dell’offensivo. Il consiglio d’Europa ritiene che i nostri rappresentanti dovrebbero essere sottoposti a controlli di integrità per prevenire e gestire potenziali conflitti di interesse. Come si permettono?!
Secondo il rapporto è necessario che anche i consulenti dei ministeri siano soggetti alle regole sui conflitti di interesse e alle comunicazioni finanziarie. Addirittura…Questa è definitivamente un’ offesa alla nostra buona reputazione.
Inoltre la commissione non è convinta che il codice di comportamento del settore pubblico, applicabile a dipendenti e dirigenti, sia esteso anche ai titolari di cariche politiche, a collaboratori e consulenti. Vabbè è chiaro che in Europa ce l’abbiano con noi ma basta non darsi per vinti, e noi ce la mettiamo tutta: apposta abbiamo limitato le intercettazioni telefoniche perché siamo sempre dalla parte delle forze dell’ordine purché non indaghino sui politici.
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Gioacchino Musumeci