Il “black Friday” delle menzogne

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Non mi riesce ogni volta ma io ci provo sempre a rispettare chi ha idee diverse dalle mie. Faccio grandi sforzi per immaginare quali circostanze, esperienze, culture o cattivi maestri possano aver portato il mio prossimo a sostenere posizioni che mi ripugnano. A volte è facile, altre volte è molto complicato e altre ancora è assolutamente impossibile.
Certamente è impossibile quando le posizioni che aborrisco vengono sostenute con la menzogna. Insopportabile la menzogna ma non quella di chi per ignoranza o superficialità ripete a pappagallo cose sentite da altri. In quei casi il sentimento prevalente è la compassione e la voglia è quella di allontanarmi fisicamente o intellettualmente in cerca di aria fresca.
A suscitare prima il mio sdegno, poi il disprezzo ed infine l’odio è chi, pur disponendo di tutti i mezzi necessari per conoscere qualsiasi verità, della menzogna fa uso quotidiano come principale strumento per il proprio successo e per ottenere il consenso degli ignoranti e superficiali di cui sopra.
Per questo ho in odio la quasi totalità di questo governo, perché mente ogni giorno rendendo intenzionalmente il falso indistinguibile dal vero. E ancor più lo odio quando prende posizioni che se avesse un minimo di decenza potrei persino condividere.
Ieri, parlando del lager in Albania, del processo a Salvini e della legge finanziaria si è superato ogni limite.
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Mario Piazza