Il Ministro Nordio sentenzia…

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Vorrei affrontare il tema in modo serio ma non garantisco.
Il guardasigilli sostiene, ne è certo, che i magistrati di Roma non abbiano capito la sentenza della Corte Europea: “Troppo complessa e pure scritta in francese”. Certo i magistrati rossi sono un bel po’ ignoranti, prendano esempio da “arzateve anche voi”, ministri truffaldini e graffiati da improbabili amanti e sottosegretari che non leggono libri da tre anni.
Magistrati eversivi: se avessero convalidato la deportazione dei migranti sarebbero stati colti almeno quanto Nordio, l’ingombrante simulacro della giustizia, il cancellino semovente dei reati contro la pubblica amministrazione. Nordio, supremo arbitro dello stralcio di condanne per abuso d’ufficio e traffico d’influenze illecite, dà degli ignoranti ai suoi ex colleghi incapaci di interpretare sentenze come piace a lui e la santificata frittella d’Italia.
Nordio il coltissimo, mosso da interventismo rivoluzionario, semplifica il codice penale in un esercizio di illusionismo istituzionale : cancella i reati che non gli piacciono affinché non si celebrino processi, e non siano scritte sentenze. Il rischio dell’interpretazione scomoda è troppo altro. Dunque no processi, no sentenze, no interpretazioni. E le sentenze già scritte svaniscono, anche se passate in giudicato perché così “sentenzia” il guardasigilli Copperfield del circo Meloni. “E chi si oppone sia ricoperto, in nome della Democratura, di insulti via social e contestualmente terrorizzato da minacce di sanzioni.
Così è deciso.”
La corte, ovvero il giudice monocratico alias sua “grevità” ministro Nordio, si ritira al bar.
G. Musumeci