E in Italia si continua a morire di lavoro…

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Ieri due lavoratori sono morti a Bologna, nell’esplosione dello stabilimento Toyota, e 11 sono rimasti feriti.
Oggi altre due operai morti in Umbria e a Genova si è sfiorata la tragedia, con un operaio di 18 anni arrivato in codice rosso in ospedale dopo che una grata gli è caduta addosso.
Non c’è molto da dire: siamo di fronte ad una strage quotidiana, ad una scia di sangue che attraversa tutto il Paese.
Una strage di Stato, come la definiamo da tempo, perché da tempo non si interviene a interrompere la catena dei lutti, con controlli, con la limitazione di appalti e subappalti e la liberazione dei lavoratori dal ricatto della precarietà.
Il silenzio e il nulla prodotto dal governo sono lo specchio di quanta poca considerazione abbiano nei confronti dei lavoratori.
Ma Meloni l’aveva detto: “non disturberò chi vuole fare”.
I risultati si vedono…
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Nicola Fratoianni