Israele attacca l’Iran, bersagli antiaerei e missilistici

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Dalla Redazione di REMOCONTRO –

Informazioni frammentarie di una operazione militare di cui si ignora la portata e le possibili risposte. L’esercito iraniano: “Colpite le strutture di produzione di missili della repubblica islamica, le schiere di missili terra-aria e altre capacità aeree in diverse aree del Paese”. Tehran ammette: ” Colpite parti di centri militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam”, aggiungendo che l’attacco, “pur essendo stato intercettato, ha causato danni limitati”. Bersagli umani in una escalation di crudeltà invece sul nord della Striscia di Gaza

La rappresaglia di Israele col timore di risposta

Israele ha iniziato la sua rappresaglia contro l’Iran, in risposta all’attacco con missili del 1° ottobre in contro-risposta agli omicidi israeliani di leader sciiti e palestinesi sia a Teheran che a Beirut. La televisione di stato iraniana ha riferito di esplosioni in diverse aree del paese, inclusa Teheran: “Sono in corso attacchi mirati a obiettivi militari”. La Casa Bianca sarebbe stata avvertita poco prima, e Washington ha classificato le azioni dell’alleato come un “esercizio di autodifesa”. In attesa di poter vedere la reale dimensione della ‘autodifesa’, delle reali intenzioni israeliane, e della risposta iraniana che rischia di seguire, verso una escalation catastrofica.

“L’assalto di questa notte indebolisce le difese anti aeree verso Teheran e pure quelle in Siria, l’osservazione tecnica, col sospetto che questo possa essere il preludio a un attacco israeliano più massiccio contro le installazioni legate al progetto atomico iraniano.”

FRAMMENTI DI NOTIZIA

Esercito Israele: ‘Completato attacco aereo all’Iran’

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver completato il suo attacco aereo all’Iran, affermando di aver colpito le strutture di produzione di missili della repubblica islamica, le schiere di missili terra-aria e altre capacità aeree in diverse aree del paese. “In base all’intelligence, gli aerei dell’IAF (aeronautica militare) hanno colpito le strutture di produzione di quei missili che l’Iran ha lanciato contro lo Stato di Israele nell’ultimo anno”, ha affermato l’esercito in una dichiarazione. Da altre fonti, le forze israeliane hanno bombardato i quartieri generali e le installazioni dei Guardiani della Rivoluzione, le installazioni della contraerea, i siti di produzione missilistica. Un’operazione condotta principalmente sulla capitale Teheran e nelle città di Isfahan e Mashhad oltre che nella provincia del Kurdistan a cui si sono aggiunti attacchi in Siria ad aprire la strada ai caccia israeliani.

Israele, se escalation saremo molto più duri

L’Iran pagherà “un prezzo elevato” in caso di una nuova escalation. Lo ha riferito l’esercito israeliano dopo aver effettuato attacchi contro obiettivi militari in territorio iraniano, come rappresaglia per un attacco dell’Iran su Israele il 1  ottobre. “Se il regime iraniano commettesse l’errore di avviare un nuovo ciclo di escalation, saremmo obbligati a reagire”, ha assicurato in un comunicato stampa il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari. “Il nostro messaggio è chiaro: tutti coloro che minacciano lo Stato di Israele e tentano di trascinare la regione in un’escalation più ampia pagheranno un prezzo elevato”.

Iran: “danni limitati”

Le forze di difesa aerea iraniane hanno confermato che un attacco israeliano ha colpito diverse basi militari a Teheran e in altre città, causando “danni limitati”. “Questo falso regime (Israele) ha attaccato parti di centri militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam”, si legge in una dichiarazione, aggiungendo che l’attacco “ha causato danni limitati” pur essendo stato intercettato.

Tre ondate di attacchi

La seconda ondata di attacchi israeliani si concentra sulla distruzione della difesa aerea iraniana, che ora starebbe affrontando un nuovo attacco a est di Teheran. Israele ha lanciato attacchi di rappresaglia che, secondo due funzionari israeliani, non hanno come obiettivo strutture nucleari o petrolifere. I funzionari hanno parlato a condizione di anonimato perché non erano autorizzati a discutere l’operazione in corso con i media. Il governo iraniano non ha rilasciato alcun commento immediato. Tuttavia, la gente a Teheran ha potuto vedere quello che sembrava essere fuoco tracciante illuminare il cielo e le esplosioni potevano essere sentite. L’Iran aveva appena chiuso lo spazio aereo del Paese a causa degli attacchi.

“La tv pubblica israeliana afferma che l’operazione contro l’Iran è finita dopo tre ondate di attacchi. Un giornalista di Axios ha scritto su X che la seconda e la terza ondata si sono concentrate su basi e siti di produzione di missili e droni.”

 Tv di stato iraniana

Sembra che le esplosioni a Teheran siano avvenute in alcune basi militari delle guardie rivoluzionarie, tra cui la base aerea di Ghaleh Hassankhan a ovest di Teheran, due basi a Bidkand, sempre a ovest della capitale, il forte di Hakimiyeh a est di Teheran e le basi Shahr-e Ray, Imam Ali e Abolfath di Teheran. La tv di stato nega le segnalazioni di un attacco alla raffineria di Teheran, affermando che non ci sono state esplosioni nel luogo. Anche le persone nelle città di Qom, Tabriz, Mashhad, Kurdistan e in alcune altre nel sud del paese hanno sentito delle esplosioni. Secondo alcuni resoconti, i suoni potrebbero essere il risultato delle operazioni del sistema di difesa aerea in quelle città.

Casa Bianca: attacchi di Israele “autodifesa”

Gli attacchi di Israele all’Iran sono “manovre di autodifesa”, ha dichiarato un portavoce della Casa Bianca. “Siamo consapevoli che gli attacchi mirati di Israele contro obiettivi militari in Iran sono manovre di autodifesa e vengono in risposta all’attacco missilistico balistico iraniano contro Israele del 1° ottobre”, ha dichiarato Sean Savett, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale dell’esecutivo statunitense.  Savett ha anche sottolineato che La Casa Bianca non ha partecipato all’attacco.

A Gaza solo bersagli umani

La strage delle famiglie a Khan Younis. 38 uccisi, tra adulti e minori, decine i feriti,  Tra le vittime Hasan Sobh, operatore umanitario di Medici
senza frontiere. Non si hanno ancora notizie certe del massacro di giovedì notte a Jabaliya, mentre ieri le truppe israeliane hanno fatto irruzione
nell’ospedale Kamal Adwan, a Beit Lahiya. Un medico ha raccontatoche  i soldati hanno ordinato al personale e ai pazienti di andarsene e hanno
effettuato decine di arresti. Attacchi aerei su tre case di Beit Lahiya (25 uccisi) e un raid a Shati su persone in fila per ricevere cibo (9 vittime). In Libano l’esercito israeliano ha ucciso tre giornalisti a sud e colpito di nuovo la missione Unifil.

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Articolo della Redazione di

26 Ottobre 2024