DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Dopo una serie di provocazioni e spostamenti di truppe verso il confine russo, il Cremlino, o se preferite Putin, decide di invadere l’Ucraina arrivando con una colonna di mezzi fino alla periferia di Kiev senza alcuna resistenza registrata dagli osservatori e lì si ferma.
Dopo un paio di mesi di negoziati, il 29 marzo dello stesso anno, le due nazioni firmano un accordo di pace, nessuno risulta ancora essere stato ucciso nella controversia.
Le truppe russe si ritirano ma arrivano voci di un massacro nella zona di Bucha, Zelensky visitato il villaggio ed interviene al Consiglio di Sicurezza dell’ONU in teleconferenza accusando la Russia di gravi crimini di guerra, paragonando le forze russe all’ISIS e chiedendo l’espulsione del paese dalle Nazioni Unite, poi strappa l’accordo dando il via al conflitto che ancora prosegue, al momento si stimano almeno mezzo milione di morti e più di 14 milioni di sfollati espatriati.
Del massacro di Bucha si registrano solo smentite e nessuna conferma, le prove sembrano essere costruite a scopo di propaganda ma dopo un breve periodo nessuno ci fa più caso, la presunta strage del teatro di Mariupol, poi smentita, tiene banco sulla scena internazionale, poi l’ospedale bombardato con la ragazza incinta che fugge, poi smentita, poi l’assedio degli “eroi” che leggono Kant nei bunker delle acciaierie Azov, poi la crisi del grano, mai avvenuta, poi i russi si bombardano da soli i propri gasdotti, che oggi sappiamo per certo essere stata opera ucraina con l’assistenza USA, poi l’utilizzo da parte russa dei chip dei frigoriferi e delle lavatrici per scopo balistico, poi l’uso delle pale di vecchio tipo per combattere al fronte…
Insomma una continua disfatta dei russi che oggi si dice avanzare senza tregua, senza alcuna militare o rivolta civile interna, con una crescita del PIL record nonostante l’isolamento solo occidentale (i BRICS non ci filano nemmeno) e via dicendo, mi fermo per brevità perché la lista delle smentite e delle fake contro i russi è lunga, ma mi soffermo su un particolare: di fronte al possibile e non confermato arrivo di circa 12.000 soldati della Corea del Nord, Zelensky, non pago della disfatta sempre più evidente, dice “Faremo la guerra contro la Corea del Nord in Europa”.
Quindi non solo la Russia, mentre la NATO osserva impotente, dato che se per la Corea del Nord, isolata da sempre dall’occidente, non si pongono problemi di intervento, se fosse provato che anche un solo soldato venisse mandato ufficialmente da una nazione a combattere in Ucraina la Russia sarebbe legittimata a reagire anche contro di essa…
Va ricordato che al di là delle velleità militari di Zelensky, la Russia non solo ha il più grande arsenale nucleare del mondo, ma anche gli unici missili ipersonici che non è possibile fermare dai “nostri” sistemi difensivi, compresi quelli USA, il recente utilizzo da parte dell’IRAN contro Israele quando proprio il lancio di uno di essi è stato annunciato giorni prima con l’indicazione dell’obiettivo giungendo a destinazione senza problemi nonostante le difese è significativo.
Quindi, dopo un trattato stracciato senza prove di crimini di guerra, mezzo milione e più di morti, sfollati a non finire, fake news a go go, crisi economica europea senza ripercussioni in Russia, oggi “l’amico” Volodymyr Zelensky prepara l’Ucraina (e noi tutti) allo scontro con il nuovo nemico: la Corea del Nord.
Tutto ciò nonostante i soldati ucraini scarseggino e quelli nordcoreani si dice saranno utilizzati solo in territorio russo per rimandare chi ha invaso la zona di Kursk a casa propria e noi continuiamo a sostenere una guerra inutile, dato che gli accordi già c’erano ed erano decisamente migliori di qualsiasi accordo possa essere trovato ora.
Ma chi ci perde è la Russia perché quale stato invasore, a differenza di USA ed Israele, non ha potuto partecipare alle olimpiadi a Parigi.
Comincio a pensare che in qualche Governo circoli troppa roba tagliata male.
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Pierluigi Ferdinando Pennati