DI FABIO SALAMIDA
Andrea Orlando ha perso contro Marco Bucci perché alle spalle non aveva una coalizione degna di questo nome.
A volte non servono troppe parole per spiegare un risultato elettorale, perché le cause di una vittoria o di una sconfitta appaiono subito lampanti. Andrea Orlando, alle elezioni regionali in Liguria, ha perso contro Marco Bucci perché non aveva alle spalle una coalizione degna di questo nome, ma una somma di partiti che sono andati più o meno bene.
Chi è andato bene e chi è andato male
È andata bene la sinistra, con il Partito Democratico di Elly Schlein e l’Alleanza Verdi Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che insieme sono al 34,5 per cento. È andato male Giuseppe Conte, con il suo Movimento 5 Stelle crollato al 4,5%, lacerato dallo scontro interno tra lui e Beppe Grillo. L’ex premier è anche l’artefice della cacciata di Matteo Renzi, che pur non avendo un consenso da capogiro con le sue preferenze probabilmente avrebbe contribuito a cambiare il risultato. È andato male il centro della coalizione, che ha raccolto appena l’1,7 per cento.
In estrema sintesi.
Che vi sia una parte consistente di questo Paese allergica alla legalità e al senso civico è risaputo. Cosi come è risaputo che il 27,7% della popolazione italiana sia composta da analfabeti funzionali.
Sono l’italietta delle mafie, ma anche l’italietta delle popolazioni omertose a cui fanno comodo le mafie.
Sono l’italietta degli 84 miliardi di evasione fiscale.
Sono l’italietta delle piccole corporazioni come i tassisti, che fanno il bello e cattivo tempo.
Sono l’italietta dei poveri che fanno gli interessi dei ricchi senza rendersene neanche conto.
Sono l’italietta di chi rubava miliardi sulla sanità e in casa nascondeva i lingotti d’oro.
Sono l’italietta che si faceva governare dagli Andreotti e dai Berlusconi e non contenta di quei disastri oggi si fa governare dai Salvini e dalle Meloni.
Sono l’italietta dei penultimi che sfogano i loro fallimenti e le loro frustrazioni sugli ultimi.
Visto che l’italietta è questa roba qua, è doveroso che l’Italia delle persone perbene trovi il modo di marciare nella stessa direzione.
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Fabio Salamida da