Movimento 5 stelle: ad evaporare sarà chi in Liguria ha tradito Conte

DI CLAUDIA SABA

Avevamo bisogno di speranze in un contesto politico senza più certezze.
Amarezza e delusioni da placare, una casta sempre più casta e cittadini tenuti a debita distanza dalla politica.
I cinque stelle…un miraggio per molti.
Promettevano di aprire il parlamento come una scatoletta di tonno.
E la gente li ha seguiti.
Con entusiasmo, partecipazione, con la voglia di riportare dignità nei palazzi e soprattutto un metro di giudizio più “giusto”.
Avanti per meriti e non più per compiacenza.
Questo era l’inizio.
Con il Sistema contro che vedeva espropriarsi un diritto conquistato in tanti anni di clientelismo.
Fino al 2018, quando il movimento entra nel governo da protagonista.
Con un 33% secco e chiaro ma non abbastanza per governare da soli.
E da qui parte la débâcle a cinque stelle.
Prima con la destra e poi con la sinistra.
Un po’ di qua e un po’ di la’.
Tutto pur di restare.
Oggi i traditori di quello che fu il movimento cinque stelle stanno a guardare.
Qualcuno ha preso strade da solista, qualcun altro ha continuato a “fare”, altri hanno scelto i gruppi politici improbabili che tanto condannavano.
Per i detrattori del movimento da sempre non importa chi vince o perde fra i candidati, l’importante è determinare che a perdere sia stato solo il Movimento 5 Stelle.
E, ovviamente, Giuseppe Conte.
Sacrificato come nemmeno Grillo all’epoca del governo Draghi che lui stesso aveva definito “grillino”.
Proprio quel Grillo che con il suo discorso distruttivo, a pochi giorni dal voto in Liguria, ha prodotto effetti disastrosi.
Insieme a Toninelli che delira da tempo insieme ad altri frustrati rimasti attaccati a qualcosa in cui non ha mai creduto nemmeno lui.
In quelle condizioni e con quelle premesse, era veramente difficile fare più e meglio di quanto fatto da Conte.
La surreale candidatura di Morra è stata la ciliegina sulla torta.
Solo per fare danno.
Ma quello peggiore lo ha fatto a se stesso.
La poltrona che pensava di ottenere verrà assegnata ad altri. Ha vinto l’obiettivo di distruggere e la sua personale ambizione.
Perché alla fine, il Grillo del “vaffanculo” a tutti, ha mandato a fanculo se stesso e la sua creatura.
A chi aveva creduto in quel nuovo movimento fatto da ideali di cartapesta come i suoi insignificanti promotori oggi traditori.
Quelli che appoggiano i Di Maio, Raggi e Toninelli, per intenderci, e qualche altro fedelissimo non al movimento ma ai propri interessi.
Il movimento di Conte andrà avanti.
Senza zavorre e gente inutile che ha solo contribuito a far salire le destre in questo paese.
I traditori del movimento, alla fine, saranno i soli ad evaporare.
E avranno fatto tutto da soli.

Claudia Saba