DI PIERO GURRIERI
Lui è Salvatore Borsellino, fratello di Paolo.
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Che si è rivolto a muso duro alla presidente meloniana dell’Antimafia, Chiara Colosimo, con queste parole:
“Sono rimasto sconcertato dalle parole della presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, che proprio in commissione disse che nessuno, al di fuori dei figli di Paolo Borsellino, potevano dirle cosa fare o cosa non fare. Una dichiarazione chiaramente rivolta a noi che non vogliamo dirle cosa fare ma che vogliamo verità e giustizia. Non si possono circoscrivere le indagini della strage di via D’Amelio come se fosse un fatto isolato. Mio fratello ha iniziato a morire il 23 maggio del ’92, giorno della strage di Capaci“.
Poi ha avuto parole durissime riguardo l’intenzione della destra di allontanare dall’Antimafia due uomini simbolo di mille battaglie, come Cafiero De Raho e Scarpinato: “Noi familiari non possiamo fare altro che denunciare la vergogna di uno Stato che ritiene di poter allontanare i suoi fedeli servitori dello Stato in nome di un presunto conflitto di interessi, quando il conflitto di interessi è proprio quello della presidente Colosimo come dimostrano i suoi rapporti con il terrorista Luigi Ciavardini“.
Colosimo, la sua mandante Meloni e tutto il codazzo, prendano e portino a casa. E ricordino, che se qualcuno dovrebbe andarsene subito, sono proprio loro.
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Piero Gurrieri fra la gente