DI GIOACCHINO MUSUMECI
Non si può dimenticare quante volte la Russia sarebbe fallita stando ai proclami altisonanti che risuonavano nell’etere.
Invece dopo iniziali previsioni da cassandra il Fondo Monetario Internazionale per il 2024 ha stimato la crescita del Pil Russo + 3,6%. La Russia quindi cresce oltre 5 volte più di noi relegati allo +0,7%. Non solo, la Russia cresce più di tutte le economie occidentali, gli Usa si fermano a un +2.3%.
Ma come fanno questi “bolscevichi” ammodernati a stare in piedi se non facciamo altro che sanzionarli.
Ebbene proprio per via della politica restrittiva intransigente proposta da Usa e Ue difficilmente si potrebbe credere che i due pilastri delle democrazie occidentali acquistino uranio e uranio arricchito dai Russi. Invece lo fanno entrambi!
Pare che Mosca oltre Gas e carbone, che continua a smerciare in oriente, abbia sempre a portata di mano tonnellate di uranio con cui gongola alla faccia nostra proprio grazie a Usa e Ue.
Gli Yankees non possiedono uranio sufficiente a soddisfare il fabbisogno delle centrali nucleari e lo importano da diversi paesi. Forbes e the Guardian sono illuminanti a tal proposito. Il primo fornitore è il Kazakistan, che va a braccetto con Russia e Cina. Ma tra i venditori di Uranio c’è la simpatica Russia che ringrazia sentitamente. Per puro caso, l’Uranio è fuori dal perimetro delle sanzioni.
Secondo la US Energy Information Administration, nel 2022 le centrali nucleari statunitensi hanno importato circa il 27% del loro uranio dal Canada, il 25% dal Kazakistan e il 12% dalla stessa Russia. Questo perché l’uranio prodotto a livello nazionale incide solo del 5%.
La Russia fornisce Uranio al mercato mondiale attraverso Techsnabexport – appendice di Rosatom- ed è l’unica azienda che produce e vende uranio arricchito al 20% (lo standard per le centrali è più basso, dunque bisogna chiedersi a cosa serva l’uranio mediamente arricchito oltre costruire bombe sporche a basso potenziale). Negli Usa si contano 90 reattori nucleari, e sarebbe complicato mantenerli tutti a regime ottimale senza l’Uranio russo.
Si stima che le esportazioni russe di uranio negli Stati Uniti solo nell’ottobre 2022 ( l’invasione è cominciata il 24 febbraio), siano valse 184,7 milioni di dollari. In totale, nei primi 10 mesi del 2022, gli Stati Uniti hanno ricevuto dalla Russia 644 milioni di dollari di uranio, una cifra colossale, oltre il 25% di tutte le forniture estere. Tutto ciò mentre ci viene raccontato che Mosca fallirà domattina.
Per questo mercato delle vacche all’uranio gli Usa non hanno cambiato nulla da quando la Russia è in guerra aperta con l’ Ucraina. Reuters rivela che il divieto sulle importazioni di uranio russo deve ancora passare al Senato ed essere firmato dal presidente Joe Biden prima di diventare legge. Campa cavallo che l’erba cresce!
Anche a Ue contribuisce alla ricchezza Russa nonostante la propaganda della sanzioni: Secondo quanto descritto dall’Agenzia per l’approvvigionamento dell’Euratom, l’Ue “ha importato il 97% del suo uranio naturale lo scorso anno da fornitori esteri. Il Kazakistan è stato il principale fornitore (26,82%) del fabbisogno totale, e la Russia rappresenta ANCORA quasi il 17%.”
Ciliegina sulla torta: sempre grazie a Reuters e me naturalmente, ora sapete che la Ue ha aumentato dalla Russia le importazioni di combustibile nucleare e servizi per i reattori di progettazione russa nel 2023 rispetto al 2021. Aggiungendo che Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria e Slovacchia hanno acquistato il 30% in più di servizi di conversione dalla Russia e il 22% in più di arricchimento. Tutto questo mentre Usa e Ue si complimentiamo con Zelensky per le capacità di resistenza del popolo ucraino.
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Gioacchino Musumeci