Quello che non dicono

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Stanno facendo la Storia.
È vero: ma al contrario.
L’Italia continua a mostrare segnali di rallentamento economico, come indicato dai recenti dati Istat che evidenziano una crisi nella produzione industriale e una condizione stagnante del PIL, inferiore alla media europea.
A settembre 2024, la produzione industriale italiana è diminuita dello 0,4% rispetto al mese precedente, segnando un calo annuo del 4%, proseguendo una tendenza negativa che dura da venti mesi.
Le industrie più colpite includono la fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,4%), tessile e abbigliamento (-10,7%), e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).
Non sono numeri. Corrispondono alle vite di centinaia di migliaia di lavoratori che rischiano licenziamenti o cassa integrazione.
Nel terzo trimestre del 2024, il PIL italiano è rimasto al palo, con una crescita pari a zero rispetto al trimestre precedente, posizionando l’Italia dietro a molti paesi europei.
La crescita economica è stata inferiore alla media dell’Eurozona, e le esportazioni italiane sono calate dello 0,6% nei primi otto mesi dell’anno, specialmente verso i Paesi dell’UE.
In ottobre, il clima di fiducia è peggiorato: sia le famiglie che le imprese, soprattutto nel manifatturiero e nei servizi, hanno rivisto negativamente le loro prospettive economiche.
Ecco quello che non ci dicono. Ecco perché in questo Paese si parla ininterrottamente di toghe rosse, Albania, Giuli e Sangiuliano.
Cortine fumogene.
Frattanto lei, la ducetta, fra un selfie e una supercazzola se la ride allegramente.

Ultima dichiarazione dei redditi: circa 500 mila euro, il doppio di quella precedente.

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Alfredo Facchini