Autonomia differenziata incostituzionale

DI PIERO GURRIERI

REDAZIONE

 

È andata così come avevo previsto nel mio libro, che presenterò Sabato 16 alle ore 17 nella mia Città.
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Parleremo di una pessima legge ma guarderemo a come dovrà essere riscritta, perché l’autonomia differenziata, così come immaginata dal duo Meloni e Calderoli, non esiste più: essa non rispetta la Costituzione della Repubblica sotto molteplici profili e la legge andrà completamente riscritta.
Io ne sono sempre stato convinto, ma adesso a dichiararlo è stata la Corte Costituzionale pochi minuti fa, spiegando con un comunicato stampa che l’autonomia non può essere un modo per spaccare l’Italia, per dividere le regioni, per acuire un insopportabile divario tra nord e sud del paese.
È Impensabile, ha detto la Corte, trasferire alle regioni in forma esclusiva intere materie, dalla sanità all’istruzione alle grandi infrastrutture;
impensabile che, in una democrazia parlamentare come quella italiana, il parlamento venga completamente esautorato da decisioni del governo, o di una donna sola al comando;
impensabile che la presidente del consiglio possa decidere da sola sui livelli essenziali delle prestazioni, e sul loro aggiornamento.
Sono solo alcuni degli aspetti che, ha rilevato la Corte costituzionale, fanno a pugni con la Carta fondamentale della nostra Repubblica.
Un colpo durissimo a quel vergognoso baratto – autonomia differenziata contro premierato – che Lega e Fratelli d’Italia avevano orchestrato, con la compiacenza di molti parlamentari di destra del Sud, che avevano per interesse di partito votato una legge che umilia la Costituzione del Repubblica come riconosciuto dalla Corte.
Sabato, per chi ci sarà, discuteremo di tutto!
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Piero Gurrieri tra la gente