DI FABIO SALAMIDA
Viviamo in un tempo popolato da mandrie di ignoranti e dai loro scaltri padroni: ridicoli affabulatori che godono del consenso e del tifo da stadio di chi spera di ricevere, in cambio di quel tifo, un po’ di attenzioni.
Mandrie che sognano una rivincita che non arriverà mai. Che vivono in delle realtà virtuali in cui credono di combattere dei nemici che in verità non esistono. I terribili “migranti”, i soliti “comunisti”, l’ideologia “woke” e altre creature fantastiche.
E mentre credono di combattere – e persino di vincere – le loro vite si decompongono; ma loro non se ne accorgono, perdono pezzi di carne ma non si rendono conto di nulla, come malati terminali sotto anestesia.
Viviamo in un tempo in cui tanti poveri fanno gli interessi di pochissimi super ricchi. Poveri che dicono “no” a delle tasse che non pagheranno mai e subiscono i tagli alla sanità e ai servizi essenziali, tagli che servono proprio a non aumentare le tasse a quei super ricchi.
Ora il nuovo idolo delle mandrie è Elon Musk: poco importa che venda quelle auto elettriche così costose e così odiate dalle mandrie.
Poco importa che abbia avuto dei figli con quello che i padroni delle mandrie chiamano “utero in affitto” e “reato universale”.
Poco importa che sia un immigrato, come i tanti immigrati odiati dalle mandrie su ordine dei loro padroni.
Le mandrie ci mostrano come può regredire l’essere umano. E ci raccontano il drammatico fallimento di chi aveva il compito di farlo evolvere.
.Fabio Salamida
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Foto in copertina dal web