Prodi: “L’incrocio tra potere politico ed economico non è più democrazia”

DI FABIO SALAMIDA

REDAZIONE

L’ex premier, intervistato da Corrado Formigli, ha parlato della situazione politica in Usa e in Europa.

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L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, ospite di Corrado Formigli a Piazza Pulita, ha parlato delle elezioni americane e della prossima amministrazione a guida Donald Trump con il sostegno di Elon Musk: “Non è più democrazia”, ha detto Prodi, osservando: “C’è questo grandissimo incrocio tra potere politico e potere economico, che hanno entrambi, e che riesce con la propria forza a dominare ogni aspetto della vita economica e politica”. E sulla risposta del presidente Sergio Mattarella a Musk: “Il garante del Paese è il presidente della Repubblica. E per questo c’è il progetto del premierato, per togliere questo ruolo di garante al presidente della Repubblica”.

“Trump sta creando scontento dappertutto”

L’ex premier ha poi ipotizzato quali saranno i rapporti, nel prossimo futuro, tra gli Usa e gli alleati: “Il presidente americano eletto – ha continuato Prodi – dice ‘America first’, ma sta creando uno scontento dappertutto, anche in Europa. I governi cincischiano ma le gente è smarrita e si chiede se questa è l’America che noi abbiamo amato finora”. E ancora: “l’atteggiamento del governo Meloni, se vediamo le interferenze è di subire Trump, non di allearsi con Trump. Questo porterà dei problemi a tutti noi”.

E poi una battuta sulle nomine annunciate dal Tycoon: “Sono incredibili. Ci sono alcuni malumori tra i Repubblicani, vedremo come finirà”, ha ricordato Prodi, commentando: “Uno dice… i politici in campagna elettorale dicono cose ma poi… e invece in questo caso, no”. In studio, mentre parlava il professore, venivano mostrate delle foto del ministro della Difesa, Pete Hegseth: uno dei suoi tatuaggi che riporta il motto dei Crociati, “Deus vult”. “Sembra uno di quelli che ha sfilato a Bologna con tutte quelle crocette tatuate…”, ha commentato Prodi, riferendosi al corteo di CasaPound. Sui fascisti liberi di scorrazzare per le della città, l’ex leader dell’Ulivo ha poi argomentato: “Erano proprio camicie nere con inni che richiamavano il fascismo. Questo mi ha turbato molto anche perché era a duecento metri dalla stazione di Bologna, che per noi è un grande dolore ed è una strage pesantissima”.

“Ursula von der Leyen? È nei guai”

Infine, Romano Prodi ha parlato dello stallo in Europa: “Raffaele Fitto – ha osservato – era il meglio che Giorgia Meloni poteva mandare. Ha voluto che fosse anche vicepresidente e così si rompe un patto politico. Ma ora nei guai c’è Ursula von der Leyen. Ora c’è una rottura completa. Come finirà? Farà un compromesso che indebolisce però la nuova commissione. Si sono messe nei guai tutte e due, Meloni e Von der Leyen”.

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Fabio Salamida da

15 Novembre 2024