“Matteo was here”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Nessuna legge è tutta giusta o tutta sbagliata ma qualsiasi legge è del tutto inutile senza la capacità e la volontà di farla rispettare, altrettanto inutile è l’inasprimento delle pene se chi quella legge infrange ha la ragionevole certezza di farla franca. Per questo il nuovo Codice della Strada lascerà il tempo che trova, è però la ennesima testimonianza della confusione mentale, dell’ignoranza e dell’ideologia malata del legislatore.
Guai grossi se hai bevuto un bicchiere in più a un matrimonio, uguali a quelli di chi è andato a ubriacarsi intenzionalmente in discoteca. Ti sfondi di bombe sintetiche o ti sei fatto una canna il giorno prima? Nulla cambia, sei un delinquente.
Gli autovelox, spesso inutili trappole per riempire le casse comunali ma altrettanto spesso un buon deterrente per chi sfreccia nei centri abitati. Via tutti, troppa fatica distinguere quelli giusti da quelli sbagliati.
Uso del telefono senza il vivavoce. Ma solo io mi sono accorto che l’organo interessato all’uso dello smartphone da un pezzo non è più l’orecchio che ascolta ma sono gli occhi puntati sulla messaggistica?
E’ tutto così, ciarpame inutile e malfatto, dalle auto più potenti per i neopatentati alle frecce sui monopattini che, per qualche oscura ragione, saranno banditi dalle piste ciclabili.
L’unica cosa importante era lasciare un segno del proprio passaggio, un po’ come quelli che scrivono sui monumenti “John was here”.
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Mario Piazza