DI LEONARDO CECCHI
Questo signore si è ridotto a rivendicare come successo straordinario l’esser riuscito a precettare, per metà, uno sciopero nazionale.
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Il capitale politico che pensa di incassare è questo: una precettazione.
Mentre la rete ferroviaria è allo scatafascio e il suo partito si ritrova con altri partiti della maggioranza che gli fanno secche le proposte di punta (vedesi canone RAI).
Mentre il popolo italiano e la Corte Costituzionale stessa stanno affossando la loro proposta di punta, l’autonomia differenziata.
Mentre anche oggi si ritrovano con sindaci e colleghi di partito arrestati e ai domiciliari.
Il suo capitale politico da rivendersi presso l’elettorato è la mezza precettazione di uno sciopero. Una roba che neppure nei Governi Rattazzi e Ricasoli del all’epoca Regno d’Italia sarebbe valsa come credito politico, a fronte di disastri su ogni altro fronte gestito in qualità di Ministro chiave.
Siamo agli sgoccioli con Lega. Vivaddio.
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Leonardo Cecchi