DI MARIO IMBIMBO
“Quella di Giuseppe Cannavale è una storia che merita di essere raccontata” così esordisce Lorenzo Tosa che mi ha fatto conoscere la storia di Giuseppe, un giovane di 25 anni che era stato appena assunto con un contratto interinale in un’azienda di Pordenone la L&S. Purtroppo subito dopo l’assunzione si è ammalato gravemente di tumore, un linfoma di Hodgkin. A soli 25 anni.
Dopo i primi sei mesi coperti dall’Inps Giuseppe è stato convocato dall’azienda. Stavano per aprirsi le porte del licenziamento. Ai gravissimi problemi di salute stavamo per aggiungersi quelli economici in un un momento già molto molto duro.
E invece, contro ogni aspettativa di Giuseppe non era stato convocato per esser licenziato. Anzi.
I dirigenti aziendali con sua enorme sorpresa gli hanno annunciato che avrebbe potuto pensare solo a curarsi: “Ti aspettiamo e ti paghiamo lo stipendio pieno fino a quando non sarai guarito. Contiamo su di te, ce la farai.” Ed il bello è che l’augurio dei dirigenti è divenuto realtà. Il tumore è completamente regredito e Giuseppe è potuto tornare al suo lavoro.
Ha ragione Lorenzo nel suo incipit: “questa storia merita di essere raccontata”. Perché quasi sempre il volto del capitalismo è un volto disumano. E allora quando raramente accade, ma per fortuna accade, che l’uomo è i suoi diritti vengano messi davanti agli interessi economici e al profitto… val la pena di raccontarlo!!!
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Mario Imbimbo