Piccolo grande uomo

DI PAOLO DI MIZIO

 

Se c’eri negli anni ’70, non puoi non conoscere un film che ebbe un successo planetario e che rivoluzionò tutte le narrazioni del Far West viste fino ad allora.
Parlo di “Piccolo grande uomo”, diretto da Arthur Penn e interpretato da Dustin Hoffman.
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È un pezzo di storia degli Stati Uniti visto dalla parte degli indiani invece che dei cow boy.
Quella che era stata la gloriosa epopea della conquista del West, qui diventa la storia di un genocidio.
I “buoni” non sono più buoni e i “cattivi” non sono più cattivi.
Era l’America che finalmente guardava a se stessa senza la finzione della leggenda.
Quelli della nostra generazione che non hanno capito allora, non hanno più capito. E in verità temo che oggi l’insegnamento di quella rivoluzione epocale, attuata attraverso questo e altri film e attraverso i libri e una “cultura circolante”, sia andato in gran parte perduto.
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Paolo Di Mizio