DI MARIO PIAZZA
“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” (Cit. Nanni Moretti)
Se l’obiettivo è “farsi notare” i politici progressisti che parteciperanno all’annuale convegno neofascista Atreju che inizierà sabato a Roma potranno dirsi soddisfatti ma secondo me dimostreranno soltanto di non aver capito una beata fava di ciò che sta accadendo al nostro paese.
Quello non è un convegno, quello è un colossale spot che con l’aiuto dei media rilancerà tutte insieme e per centinaia di volte le menzogne che il governo Meloni ci ha rifilato quotidianamente un cucchiaio alla volta. Pubblicità ingannevole che in Italia è reato e che se riguardasse un prodotto commerciale verrebbe vietata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust).
E invece in tanti ci andranno a fare la loro comparsata, dando tristemente rango e credibilità all’imbroglio pubblicitario.
Conte, Bertinotti, Letta, Calenda, Emiliano… come se un pubblico ostile, schierato e senza le basi culturali necessarie fosse in grado di capire ciò che diranno e meno che mai di tenerne conto.
Beh, io sto con Gian Carlo Pajetta del PCI che ormai troppo tempo fa disse: “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile 1945!”
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Mario Piazza