DI PAOLO DI MIZIO
IMPORTANTE – Il rapporto CENSIS 2024, pubblicato oggi, disegna un ritratto molto articolato della società italiana. Qui di seguito riporto solo un aspetto (pagg. 5 e 6 del rapporto), che è totalmente ignorato e anzi contrastato da TUTTI i partiti attuali (con l’eccezione parziale del Mov. 5 Stelle), i quali predicano esattamente il contrario di quanto chiede il popolo, come del resto avviene anche negli altri Paesi europei, dove ormai le élite al potere sono sempre più distaccate dal sentire popolare.
Il 58esimo rapporto CENSIS rileva:
la crescente sfiducia nei sistemi democratici, dal momento che l’84,4% degli italiani è convinto che ormai i politici pensino solo a sé stessi e il 68,5% ritiene che le democrazie liberali occidentali non funzionino più;
l’opinione che l’Unione europea sia una sorta di guscio vuoto, inutile o dannoso, se il 71,4% degli italiani è convinto che, in assenza di riforme radicali e di cambiamenti sostanziali, sia destinata a sfasciarsi definitivamente;
il non riconoscersi più nelle grandi matrici valoriali unificanti del passato, poiché il 70,8% degli italiani esprime oggi un più o meno viscerale antioccidentalismo ed è pronto a imputare le colpe dei mali del mondo ai Paesi dell’Occidente, accusati di essere stati arroganti per via del presunto universalismo dei propri valori, per cui si è voluto imporre il nostro modello economico e politico agli altri;
più precisamente,
il 66,3% degli italiani attribuisce all’Occidente ‒ Usa in testa ‒ la responsabilità delle guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente (non a caso, solo il 31,6% si dice d’accordo con il richiamo della Nato sull’aumento delle spese militari fino al 2% del Pil)
e il 51,1% è persuaso che l’Occidente sia destinato a soccombere economicamente e politicamente dinanzi all’ascesa di Paesi come la Cina e l’India. Ogni universalismo – ritenuto figlio illegittimo dell’etnocentrismo occidentale – è diventato sospetto, e adesso i movimenti del rimprovero non rimangono confinati entro elitarie conventicole di intellettuali: in molte case italiane sventola il vessillo dell’antioccidentalismo.
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Paolo Di Mizio