Peli sulla lingua

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Ci sono molte ragioni per considerare questo governo non semplicemente di destra ma fascista perché “fascista è chi fascista fa”, e la quintessenza del fascismo è considerare ogni critica come una minaccia da scongiurare attraverso la repressione e la delegittimazione di chiunque le dia voce, siano essi politici, giornalisti, magistrati, scioperanti o semplici cittadini.
Ascoltando le parole di Nordio, Piantedosi, Salvini, Gasparri e di chiunque altro partecipi a questo governo possiamo parlare di “squadrismo di stato” senza paura di sembrare troppo enfatici ma c’è un aspetto che autorizza ad andare oltre, perchè la strategia adottata contro i migranti può e deve essere definita nazista.
Possiamo sorridere per il lager albanese trasformato in canile ma rimane il fatto che usare la deportazione come strumento di deterrenza è un atto da nazisti. Da nazisti è vietare che persone in pericolo di vita vengano soccorse, da nazisti è rispedire chi riesce a salvarsi tra le braccia dei suoi torturatori, è nazista varare leggi che tolgono ai soccorritori il diritto di esistere, è da nazisti distorcere la realtà per inventare falsi nemici da combattere.
Pane al pane. Mi sono stufato dei garbati minuetti che anche i più sensibili alla tragedia dell’immigrazione mettono in scena ad ogni confronto diretto. Certe cose vanno dette e urlate ma pare che tutto il caravanserraglio progressista sulla lingua abbia non solo qualche pelo ma un’intera pelliccia.
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Mario Piazza