Vice ministro Cirielli: l’Italia “questo straordinario spirito di libertà” lo ha respirato il 25 Aprile 1945 con la Liberazione

DI MARIO IMBIMBO

REDAZIONE

 

“Il tratto distintivo più profondo del fascismo era uno spirito di libertà straordinario” dice il viceministro Edmondo Cirielli ovviamente del partito della Meloni alla presentazione del libro di Italo Bocchino.
Viene da chiedersi se questo “straordinario spirito di libertà” si manifestò anche con le leggi fascistissime e liberticide inaugurate a partire dal 1925 quando fu di fatto esautorato il parlamento, soppressa la libertà di parola, di stampa, di riunione.
E poi ancora soppresso ogni altro partito politico che non fosse il Partito Nazionale fascista, al quale per i pubblici impiegati era obbligatorio iscriversi pena il licenziamento, e soppressi tutti sindacati.
E ancora incarcerati, confinati o uccisi attraverso l’omicidio politico decine e decine di oppositori politici.
È di questo “straordinario spirito di libertà” che parla il viceministro Cirielli? Perché il paese questo straordinario spirito di libertà lo ha invece respirato il 25 Aprile 1945 con la Liberazione. Proprio dal nazifascismo.
Allora diciamolo in Italiano così la capite: fascisti tornate da dove siete usciti!!!
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Mario Imbimbo