DI MARIO PIAZZA
Con le tragedie belliche, sociali e politiche che ci assediano da tutti i lati quasi mi vergognavo a scrivere questo post per la marginalità del suo contenuto, poi ho pensato che l’incompetenza e la trasandatezza di questo governo non sono meno insidiose di tutte le altre porcherie.
Sto parlando del Codice della Strada che oggi entra in vigore, in particolare dell’art.80 bis sul richiamo dei veicoli difettosi da parte delle case automobilistiche. Chiunque possieda un’auto sa di che parlo, sa come aderire all’invito dei costruttori sia un’odissea nel tempo e nello spazio e come accanto alle riparazioni gratuite verranno affiancati altri interventi a pagamento per recuperarne i costi. A volte si tratta di difetti gravissimi come l’airbag delle Citroen che poteva uccidere il conducente, altre volte di sciocchezze del tutto irrilevanti.
Da oggi ottemperare al richiamo dell’auto diventa obbligatorio. Le case automobilistiche dovranno fornire al cervellone della Motorizzazione i dati di chi non provvede all’intervento affinché possa essere punito automaticamente con una multa da 173 a 694 Euro.
Nel testo si parla di rischi per la salute o per l’incolumità dei cittadini senza fornire uno straccio di parametro che possa configurarlo, non si tiene in alcun conto se l’inadempienza è ascrivibile a precedenti proprietari dell’auto, si parla di autoveicoli, veicoli commerciali e rimorchi ma non c’è traccia delle motociclette.
Una piccola cosa fatta coi piedi che si aggiunge a cento altre piccole cose concepite nello stesso modo, ed è l’insieme di queste piccole cose che ci trasforma da cittadini a sudditi impotenti di un sovrano che sembra incapace persino di allacciarsi le scarpe.
.
Mario Piazza
(PS: mi domando anche quale sia la sorte delle tante auto di importazione parallela i cui costruttori del nostro codice se ne possono sbattere allegramente le b***e.)