DI PIERO GURRIERI
“Lei si è ritrovata dopo tutte le promesse clamorose a votare con il centrosinistra in Europa per votare la Commissione von der Leyen 2, molto diversa da quella che noi abbiamo fatto partire. Ma in realtà non è una Commissione europea, è un gabinetto di guerra, è un’economia di guerra”.
“Nei giorni scorsi sono stato ad Atreju, ho visto il Circo Massimo tappezzato di manifesti e lo slogan era ‘la via italiana’, qual è questa via italiana? Il vicolo cieco in cui ci avete infilati tutti convincendoci che riporteremo una vittoria militare sulla Russia?”.
“Questa via italiana sullo scenario internazionale qual è? A Gaza, a fronte di 40mila vittime palestinesi, abbiamo visto la vostra piatteria quando vi astenete all’assemblea delle Nazioni Unite. Netanyahu lo nomini più spesso e prenda posizione perché c’è un mandato d’arresto, per quanto tempo dovete valutarlo? Se la via italiana è distruggere la legalità internazionale quella non si chiama connivenza politica con il governo amico, si chiama connivenza criminale”.
“Noi siamo i più grandi tifosi per quanto riguarda il nostro Paese in Europa, però la via italiana che noi auspichiamo è quella che rompe il piattume europeo, che contrasta il declino dell’Europa nello scenario internazionale, voi come intendete questa via? Piegandovi alle istruzioni che ricevete ovunque, a Washington e Bruxelles?”.
“Lei ha parlato di una straordinaria stabilità, ma si è accorta che il Paese è fermo? Qual è questa stabilità? Sono ventuno mesi consecutivi di crollo della produzione industriale, abbiamo il 30% in più di cassintegrati, sta crollando anche l’export. Di fronte alla vostra previsione sul Pil, abbiamo un dimezzamento. Come fate a dire che va tutto bene? Siete impostori o incoscienti?”.
Ho ascoltato il discorso di Giuseppe Conte alla Camera, e non esito a definirlo epico, perché in meno di dieci minuti, e parlando a braccio, ha messo al tappeto la presidente del Consiglio, smontandone la retorica fine a sé stessa e dimostrando punto per punto il fallimento totale del Governo di destra, la sua inconsistenza morale, e politica.
Un discorso eccezionale, con due perle grandissime, perché le cose è il tempo di dirle, ed anzi di gridarle in parlamento e nelle piazze, e non di tacere. Ed è vero, rimanere indifferenti rispetto ai 40mila morti di Gaza non è solo essere conniventi politici con un assassino ma criminali come lui, e continuare a ripetere che va tutto bene, essere impostori e incoscienti.
Avanti così.
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Piero Gurrieri tra la gente