DA REDAZIONE
Raffaella Malito dal giornale LA NOTIZIA –
La premier Giorgia Meloni si abbandona a battute da Bagaglino, strabuzza gli occhi, si mette le mani nei capelli e ride
È Giorgia Meloni show al Senato. In sede di replica, dopo la discussione generale per le comunicazioni generali rese in vista del Consiglio europeo, la premier si lascia andare a risatine, battute, fa il verso ai senatori dell’opposizione, strabuzza gli occhi, si mette le mani nei capelli.
A rendere l’idea è il capogruppo al Senato di Italia Viva. “Le aule che si trasformano in un talk show, una premier ricorre a battute da Bagaglino per chiamare un facile applauso, la vacuità che aleggia dentro una sostanziale incapacità di costruire un filo di politica. È anche così che si screpola il ruolo di una assemblea legislativa”, scrive sui social Enrico Borghi.
Meloni ne ha per tutti, da Monti al Pd, da Renzi al M5S
Meloni ne ha per tutti. Polemizza con Mario Monti sull’amico Elon Musk. “Se si dà l’impressione di erigere un signore privato, un grande genio come Elon Musk, a una forma di protettorato morale del nostro Paese, beh, secondo me c’è una perdita di dignità dello Stato simile a quella che c’è quando si rincorrono con lettere gli ultimi potenziali aderenti a un condono che probabilmente non reagiscono neanche più”, dice tagliente Monti.
“Ho buoni rapporti con un sacco di gente e non prendo ordini da nessuno, dovreste esserne contenti “, replica Meloni. E ancora rispondendo alla senatrice dem Simona Malpezzi: “Io non consento ingerenze a nessuno, guardo solo all’interesse nazionale. Ma sono felice, senatrice Malpezzi, vedo che siete sovranisti, difendete la sovranità nazionale dalle ingerenze straniere: la considero una grandissima impresa di Elon Musk, anche più di essere arrivato sulla luna”.
Tra versetti e battute da Bagaglino la premier non si risparmia
Altro momento di scontro e di ilarità si crea quando Meloni, parlando di migranti e rivendicando successi che il suo esecutivo avrebbe avuto nella lotta alla mafia, rifà il verso a chi dai banchi del Pd aveva commentato con un “eeeee” di scherno e prolungato. Dopo la premier infatti molti parlamentari del centrodestra ripetono lo stesso verso gridando, alzandosi in piedi per urlare più forte.
Infiammato anche il confronto con il leader di IV, Matteo Renzi, sui rapporti tra Meloni e Javier Milei. “Lei ha visto Milei – dice Renzi – io ho una passione matta per gli argentini, un po’ meno per Milei. Borges diceva che gli argentini sono italiani che parlano spagnolo, però il rapporto fra lei e Milei è qualcosa di straordinario, perché a parole vi trovate su tanti argomenti, nella gestione pratica lui è quello del taglio alla spesa pubblica, lei è quella dell’aumento dei costi dei Ministeri. Lui è quello che grida ‘afuera!’, lei è quella che grida CNEL. Quando Milei le ha portato la motosega io immaginavo che lei gli restituisse un Brunetta”.
Ecco la risposta di Meloni: “Che vuol dire stare con Milei? Io penso che Javier Milei sia una novità molto interessante nel panorama politico argentino, penso che forse sia anche la persona giusta per quel contesto in questo momento, ma non penso che quello che dice Milei sarebbe replicabile in Italia. Guardi, non la capisco, ma io ho un altro punto di vista. Lei era amico di Barack Obama e si metteva il cappotto come Barack Obama, io sono amica di Milei, ma non mi faccio crescere le basette”.
Ma il punto massimo di tensione si raggiunge quando la premier replica alla senatrice 5 stelle, Dolores Bevilacqua, che aveva accusato Meloni di girare in Europa intorno ai tavoli come un maggiordomo in attesa di ricevere consegne e ordini da chi conta veramente. Mentre Meloni attacca la parlamentare, dai banchi del centrodestra si alzano grida di scherno contro i pentastellati, alcuni dei quali, alla fine decidono di uscire per protesta.
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Dalla redazione del giornale
18 Dicembre 2024