Lavori rischiosi e quelli in “poltrona” con permesso di critica…

DI CLAUDIA SABA

 

Questa donna si chiama Ottavia Piana e nella grotta non si trovava per fare sport.
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Stava lavorando per conto della società speleologica italiana.
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E come tutte le persone che svolgono lavori rischiosi, aveva un’assicurazione che paga tutti i danni connessi allo svolgimento di tale attività.
A tutti quelli che si sono lamentati di ipotetiche spese sostenute per salvare Ottavia, ricordo che con certezza pagano invece lo stipendio a Daniela Santanchè.
Avete il coraggio di criticare le persone come Ottavia, utili a tutto il pianeta e poi state in silenzio davanti alla miseria di certi personaggi inutili seduti in parlamento.
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Claudia Saba