Le toghe rosse

DI GUIDO SARACENI

REDAZIONE

 

Matteo Salvini è stato assolto dall’accusa di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. La formula scelta dal tribunale (“perché il fatto non sussiste”) è un duro colpo alla tesi dell’accusa – che deciderà, dopo aver letto le motivazioni, se fare o meno ricorso.
Esulta Salvini, dichiarando: “ha vinto la Lega! Ha vinto l’Italia!” (rileggete questa frase e soffermatevi, per favore, sulla prima parte).
A mio avviso ci sono poche ma significative considerazioni da fare.
La prima è che questi benedetti giudici di sinistra non riescono mai a condannare un politico di destra. Bene che vada, a fronte di prove schiaccianti, li mandano a fare volontariato per due mesi in una casa di riposo.
Pene esemplari…
La seconda è che Salvini è stato assolto giuridicamente – in primo grado – ma rimane politicamente responsabile di aver trattenuto 147 disperati per 19 giorni a bordo di una nave, per motivazioni di becera propaganda politica.
Bisogna rispettare la magistratura, sempre. Sono certo che i giudici abbiano svolto il loro lavoro con correttezza e lucidità, senza badare al ruolo o al potere dell’imputato – e della sua celebre avvocatessa.
Nella consapevolezza che agire in maniera penalmente lecita non significa agire in maniera politicamente e moralmente corretta.
21.12.2024
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Prof. Guido Saraceni, dal suo Blog personale