Zelensky è davvero illegittimo?

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

Una curiosità: leggo che Zelensky, con il suo ultimo provvedimento, ha licenziato sei ambasciatori e il rappresentante permanente presso le Nazioni Unite e nominato 30 nuovi capi di missioni diplomatiche, tra le nomine anche quella all’ONU di Andriy Melnyk, che, da ambasciatore in Germania, aveva definito il cancelliere Scholz “una triste salsiccia di fegato”.
Ha anche licenziato e nominato nuovi ambasciatori in Cina, Giappone, Indonesia, Lituania, Slovenia e Ruanda, oltre che in Ungheria, posizione vacante dal 2022, quando il precedente ambasciatore era stato rimosso.
Fin qui pare tutto normale, Zelensky opera da solo a norma di costituzione e legge, la sua costituzione e legge ucraina, fin da inizio guerra e più precisamente fin dalla istituzione della legge marziale, a causa del conflitto militare in corso.
Pochi giorni fa, però, Putin ha affermato che non intende trattare con Zelensky perchè “illegittimo” in quanto scaduto a febbraio di quest’anno.
Ora, tutti sappiamo che, come detto, a causa della guerra in Ucraina vige la legge marziale per effetto della quale tutti i poteri passano di fatto al presidente, ovvero a Zelensky, che avendo rinviato le elezioni, proprio per effetto della guerra in corso ,ha ancora i pieni poteri, o forse non è così?
Putin, però, non ha detto che manca un governo in Ucraina, ma solo che non intende trattare con Zelensky perchè illegittimo ed è invece disposto, parole sue, a farlo con il parlamento definito legittimo, perché?
Quindi, Zelensky governa senza problemi e invece Putin sostiene che non può farlo: chi dei due avrà ragione?
Come sempre facciamo le cose passo, passo: ora, da quanto ci è dato di sapere, secondo la costituzione ucraina, quindi non le leggi internazionali, quelle russe, americane o altro, ma quelle stesse ucraine, non vi sarebbe scritto da nessuna parte che la legge marziale proroga il mandato del presidente, che risulterebbe quindi di fatto non solo scaduto alla scadenza del suo mandato, come detto a febbraio 2024, ma anche spogliato di ogni potere, quindi anche di quello di governare da solo in nome del popolo, il parlamento, invece, proprio per evitare una vacanza di poteri, come capita anche da noi, resta in carica fino a nuove elezioni.
In fondo accade così in tutti i paesi democratici, scaduto il mandato popolare il governo resta in carica per la gestione ordinaria ed il parlamento ha comunque il pieno potere teorico anche a camere sciolte.
In definitiva, governo o presidente che sia, per poter continuare a governare anche se in caso di legge marziale dovrebbe esserci, quindi, una speciale menzione sulla prosecuzione dei mandati, cosa che non sembra essere presente nell’ordinamento ucraino.
Ecco che infine, se così fosse confermato, anche se solo per una svista in buona fede del legislatore nel corso della redazione ed approvazione della costituzione, effettivamente Zelensky non dovrebbe essere più presidente ed a governare, da febbraio, dovrebbe essere solo il parlamento, indipendentemente dalla legge marziale in vigore.
Qui il mistero si fa fitto, non solo per capire chi è titolato ad un eventuale negoziato con Putin, ma anche per tutto il resto, infatti, se davvero questo è il diritto ucraino, allora anche tutti i provvedimenti assunti dal presidente illegittimo da febbraio ad oggi sarebbero nulli…
Il vero problema è che da inizio conflitto, anzi, da molto prima di esso, la verità è stata uccisa in favore della propaganda, e noi siamo vittime di quest’ultima.
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Pierluigi Ferdinando Pennati